Dal 10 al 25 maggio torna "20eventi", con i nipoti della generazione inglese di Sensation che, a partire dagli anni ’90, conquistò il panorama dell’arte internazionale e rese celebre Damien HIRST, l’enfant terribile dell’arte britannica di fine secolo. Da sabato 10 maggio, giorno dell’inaugurazione, i progetti realizzati dagli artisti nei quattro paesi prescelti (Fara in Sabina con l’Abbazia di Farfa, Toffia, Poggio Moiano e Bocchignano di Montopoli di Sabina) resteranno aperti al pubblico, con ingresso gratuito, fino al prossimo 25 maggio. La presentazione ufficiale di questa terza edizione si è svolta nella mattinata odierna presso la Sala conferenze della The British School di Roma, alla presenza dell'Assessore alla Cultura della Provincia di Rieti Giuseppe RINALDI e del Direttore artistico dell'evento Alberto TESSORE. "20eventi" continua inalterata nella sua essenza: invitare un artista che sia anche insegnante in un’accademia di prestigio internazionale e che inserisca nel suo corso accademico il progetto della Sabina, portando i suoi studenti nel nostro territorio per ideare progetti da realizzare in situ nei paesi prescelti, all’aperto o al chiuso.
Quest’anno l’artista è Richard WENTWORTH, ex assistente di Henry MOORE e insegnante alla GOLDSMITH di Londra, oggi artista affermato e direttore della RUSKIN School (Oxford University). Tra i primi progetti guinti da Oxford: una foresta fantasma, alberi colorati a stravolgere il paesaggio, oggetti di recupero trasformati in lampade del futuro, un negozio in cui si barattano ritrovati di soffitte con opere d’arte, frammenti di vecchi muri ricoperti di foglie d’oro. La collaborazione con la RUSKIN School è nata anche grazie all’intenso rapporto che "20eventi" ha con la The British School: ne è prova il fatto che cinque artisti che sono ora residente in tale istituzione, hanno deciso di partecipare con un’opera apposita a questa edizione di "20eventi". Scopo di "20eventi" è, da una parte, offrire l’opportunità a giovani artisti stranieri di conoscere il territorio della Sabina e, dall’altra, rompere il muro di incomprensione nei confronti dell’arte contemporanea, facendo lavorare dei giovani artisti a contatto con la popolazione locale. Altra finalità del progetto è dar vita a una strada dell’arte, un museo all’aperto che dia nuova veste a questa bella regione ricca di antiche tradizioni. Novità dell’edizione 2008 sarà la partecipazione di artisti italiani e di special guest che arriveranno in Sabina da paesi lontani (Etiopia, India). Continua poi l’intensa collaborazione con le scuole e lo sviluppo del parco giochi presso l’Abbazia di Farfa che quest’anno si arricchirà dell’opera di Junko Imada, un elefante di ceramica all’interno del quale i bambini potranno giocare. Quest’anno si vuole pure attivare una rete di rapporti tra le associazioni culturali della zona, al fine di promuovere reciproci scambi. Visto il rilevante successo della manifestazione negli ultimi due anni, due nuovi comuni della Sabina hanno chiesto di partecipare a "20eventi": Rocca Sinibalda che sta realizzando un raccordo di musei territoriali e si occuperà dell’organizzazione del simposio di scultura Valle del Turano e Orvinio, paese particolarmente suggestivo che offrirà opportunità interessanti per far vivere l’arte contemporanea. L’evento, sponsorizzato dalla Provincia di Rieti - Assessorato alla Cultura e Turismo, dalla Regione Lazio, dalla Camera di Commercio di Rieti e dai quattro comuni coinvolti, si sviluppa in collaborazione con l’Accademia Britannica di Roma e con il MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea) dell’Università La Sapienza di Roma.