Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
<< Apprendiamo dai giornali la notizia dello scioglimento del Consiglio provinciale di Rieti, un provvedimento imbarazzante figlio del Presidente MELILLI, che prima si candida e promette, poi abbandona la “barca” in uno dei momenti più bui per il nostro territorio. Il commissariamento nient'altro rappresenta se non il palesarsi di un increscioso fallimento politico, causato da chi da anni si pone come paladino degli interessi del territorio e che oggi abbandona le redini di un’Amministrazione responsabile delle gravi difficoltà che la provincia è chiamata a fronteggiare. “Abbiamo manifestato davanti a Palazzo DOSI - spiega Daniele SINIBALDI - perché la fuga, avvenuta in sordina e volta ad approdare presso le più comode spiagge della Camera dei Deputati, merita le nostre più sentite congratulazioni: questa infatti rappresenta il coronamento di un percorso politico dimostratosi infine per ciò che realmente è, ovvero una strenua scalata personalistica che nulla ha a che vedere con gli interessi della nostra terra”.
Non possiamo tuttavia esimerci dal sottolineare come di questa vergognosa condizione sia complice il silenzio-assenso di tutto il centrodestra reatino, incapace di essere reale opposizione e alternativa al potentato rosso. Paolo TRANCASSINI: “Così, come voleva essere intervistato e soprattutto ringraziato per aver salvato la Provincia, l'On. MELILLI oggi dovrebbe cercare i microfoni ed i taccuini per spiegare il commissariamento del "suo" ente. Non è un fulmine a ciel sereno ma una sua scelta e del PD. La verità è che MELILLI considera la Provincia come cosa sua e può salvarla o chiuderà quando vuole. Tale presunzione gli deriva anche dal comportamento troppo "permissivo" del centrodestra reatino” >>.