<< Il dato politico emerso dalle Convenzioni dei circoli del PD umbri è molto importante perché dimostra che il messaggio di cambiamento di Matteo RENZI (nella foto) trova condivisione tra i tesserati del Partito, quegli iscritti che mettono il cuore nella loro militanza >>. Con queste parole Domenico CAPRINI, referente per la Provincia di Perugia di “Umbria per Matteo RENZI Segretario”, ha introdotto la conferenza stampa svoltasi presso la sede del PD regionale. CAPRINI, affiancato dal Consigliere regionale Manlio MARIOTTI e dal membro della Commissione provinciale per le Convenzioni, Francesco CARUSO (presenti anche il Presidente del Consiglio provinciale di Perugia Giacomo LEONELLI e l’Assessore regionale Fabio PAPARELLI, in rappresentanza dell’area ternana) ha sottolineato come sia stata confermata la tendenza dello scorso anno. << Oggi - ha proseguito CAPRINI - RENZI prevale per una settantina di voti, ma sono certo che l’8 dicembre, quando a votare per il Segretario nazionale del PD saranno chiamati tutti i cittadini, la vittoria sarà più importante. A conferma che anche in Umbria si è voltata pagina >>. << Siamo di fronte a un grande risultato che non era scontato - ha rimarcato MARIOTTI. I dati, anche se ancora non definitivi, attestano la volontà degli iscritti di consegnare l’indicazione di sostenere Matteo RENZI l’8 dicembre >>.
<< Se a Perugia città prevale CUPERLO - ha aggiunto CAPRINI - le principali città della Provincia di Perugia (Foligno, Spoleto, Città di Castello, Gubbio, ecc.), hanno indicato RENZI, portando il Sindaco di Firenze a prevalere sugli altri candidati >>. Ma c’è un ma. Contravvenendo al regolamento nazionale sulle convenzioni due circoli di Perugia (Ponte San Giovanni e Nestlè) che non hanno votato le convenzioni entro il termine perentorio del 17 novembre, a conteggi ormai fatti, hanno fatto esplicita richiesta di poter fare le Convenzioni. << Rispettiamo quegli iscritti che vogliono esprimere il loro parere però prendiamo le distanze da qualsiasi tipo di strumentalizzazione - hanno chiarito CAPRINI e MARIOTTI. Per quanto ci riguarda vogliamo un partito che pensi agli interessi dell’Italia e no di questo o quel potente. Dieci voti in più o in meno non ribaltano il risultato umbro, servono però a vezzeggiare un vecchio modo di fare politica che non offre una bella immagine >>. Il “caso” è ora al vaglio della Commissione nazionale che dovrà esprimersi se far votare o no i due circoli perugini in questione. Resta il fatto (lo hanno sottolineato nei loro interventi anche LEONELLI e PAPARELLI - che il dato politico è quanto mai interessante perché dimostra che gli iscritti, al pari del resto della società, desiderano un radicale cambiamento del gruppo dirigente del partito al quale non si perdona di aver perso tante occasioni dalla caduta del Governo PRODI del 1998 in poi. Un rinnovamento che passerà attraverso le primarie a tutti i livelli, partendo da quelle dell’8 dicembre alle quali i sostenitori umbri di Matteo RENZI hanno chiesto agli elettori di partecipare quanto più possibile numerosi.