<< La Regione Umbria acquisisca, tramite permuta con la Provincia di Perugia, la stazione sciistica di Forca Canapine, per dotare la Regione di un impianto per lo sci alpino in un contesto di grande fascino naturalistico >>. Questa la dichiarazione di Marco Vinicio GUASTICCHI (nella foto), Consigliere regionale e Vice Presidente dell'Assemblea legislativa, già Presidente della Provincia di Perugia. GUASTICCHI ricorda che << … l'impianto di Forca Canapine versa in stato di abbandono a causa dell'impossibilità, da parte della Provincia, di trovare un gestore in grado di rilanciare la stazione sciistica tramite bando di gara pubblico. La Regione Marche sta dimostrando grande impegno nel comprensorio dei Monti Sibillini e vanta numerose e ben attrezzate stazioni sciistiche. Questa situazione penalizza il versante umbro dei Sibillini.

 

Sarebbe quindi opportuno che la Regione Umbria facesse proprio il progetto avviato dalla Provincia di Perugia negli anni passati, che vedeva la nascita di comprensori sciistici appenninici con circa 60 km di piste per lo sci di fondo e circa 5 km di piste per lo sci alpino. Monte Cucco, Valsorda e Sibillini - ha proseguito GUASTICCHI - possono ancora oggi, nonostante lo stallo dovuto alla vicenda delle Province, potrebbero ritornare poli attrattivi per un turismo invernale capace di animare aree che d'inverno altrimenti rimarrebbero marginali al turismo regionale >>.

Inoltre, l'esponente del Partito Democratico ha aggiunto che, come emerso durante la discussione della mozione sulla dotazione di mezzi antineve per la zona di Castelluccio di Norcia, << … quella è un'area delicata, in cui si potrebbero sviluppare gli sport invernali. La Provincia di Perugia ha esperito due gare per affidare in gestione il Rifugio Monte del Sole e l’impianto di risalita. Ma entrambi i partecipanti alla gara si sono rivelati inadatti a gestire le strutture ed hanno rinunciato. Una ulteriore gara è andata deserta. La Regione - ha concluso - potrebbe dunque permutare gli impianti sciistici di Forca Canapine con altro patrimonio non strategico di sua proprietà, con l'obiettivo di rilanciare l'area dando un forte impulso turistico al comprensorio ed evitandone la marginalizzazione >>.