Non solo bovini da carne, ma anche quelli da latte. Questi i protagonisti della 48^ edizione di “Agriumbria”, in programma nel primo week-end di aprile presso il quartiere fieristico di Umbriafiere, che nelle tre giornate della manifestazione saranno al centro di iniziative e incontri con l’obiettivo di valutare i risultati del miglioramento genetico attuato negli allevamenti con l’assistenza tecnica di centri di sperimentazione, dell’AIA e delle Associazioni di razza. Una partecipazione di capi bovini da latte, come nelle passate edizioni di Agriumbria, a conferma che la produzione lattiero-casearia anche nel centro-sud d’Italia ha raggiunto elevati livelli qualitativi e quantitativi grazie alla selezione e all’iscrizione ai “controlli funzionali” e ai libri genealogici. La Mostra Interregionale della Frisona Italiana e la presenza di altre razze da latte rappresentano l’opportunità per i tecnici e per gli allevatori di valutare non solo gli aspetti morfologici dei capi, ma anche di confrontarsi per individuare le linee tecnico-economiche da adottare negli allevamenti.
<< Sussistono indubbiamente dei punti critici nella zootecnia da latte, come evidenziato dal Piano Zootecnico Regionale dell’Umbria, da ricercare negli elevati costi di produzione, nel forte ricorso all’uso di concentrati, e negli oneri legati al rispetto delle normative ambientali - si legge in una nota di Umbriafiere S.p.A. Punti critici che in parte possono essere superati consolidando la filiera umbra della trasformazione industriale a forte caratterizzazione regionale che fa capo al Gruppo Grifo Agroalimentare; una realtà agro-industriale associativa con la quale Umbriafiere ha ritenuto collaborare creando una campagna pubblicitaria congiunta che prevede la presenza del logo “Agriumbria 1-2-3 aprile 2016” su 1 milione di confezioni di latte UHT Grifo Latte. Un messaggio pubblicitario che, attraverso i canali di distribuzione della Grifo Latte, viene esteso oltre che all’Umbria, al Lazio, all’Abruzzo, alle Marche e alla Toscana.
Un’azione promozionale che va a supporto di un patrimonio di vacche da latte che in Umbria è costituito da oltre 9.600 capi, con una prevalenza della razza Frisona Italiana (6.700 capi), seguita dalla Pezzata Rossa e da altre razze di Pezzata nera. Secondo i dati riportati nel bollettino latte AIA 2014, la produzione annua di latte per vacca è stata di 8.467 litri; produzione che pone l’Umbria fra le prime regioni dell’Italia Centrale a testimonianza del lavoro di selezione e assistenziale effettuato dall’ARA Umbria che, sempre nel 2014, ha effettuato in 101 allevamenti, situati per lo più in montagna, controlli su 7.374 vacche: la percentuale media in gasso nel latte è stata del 3,68% e in proteine del 3,25% >>.