<< La Giunta regionale chiarisca come mai, a fronte di una nota ufficiale con cui ANAS annunciava, il 6 aprile scorso, l'immediata riapertura del cantiere, dopo quattro mesi tutto sia ancora fermo >>. Lo chiede, con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo DONINI, il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea LIBERATI. Sottolineando che << … dopo le traversie del passato, ancora un blocco dei lavori nel tratto umbro della superstrada Terni-Rieti (nella foto) >>, l’esponente pentastellato chiede informazioni sulla << … data di effettivo riavvio dei lavori, sullo stato di pagamento delle spettanze dei lavoratori e sullo status attuale della persona giuridica dell'appaltatore >>. Andrea LIBERATI ricorda che << … con la realizzazione del ponte sul fiume Velino, verrebbe aperto lo svincolo di Piediluco-Marmore, opera particolarmente rilevante anche per l'economia del turismo, al di là delle gravissime ricadute generate dai bacini idroelettrici in danno sia della Cascata che di Piediluco, persino con pericoli per l'incolumità pubblica, fatti meritevoli di ben altri approfondimenti >>.

 

Nella premessa all'atto, LIBERATI ricorda che << ... la superstrada Terni-Rieti, parte del più ampio itinerario Civitavecchia-Viterbo-Terni-Rieti-Avezzano, dopo oltre mezzo secolo di attesa, non è ancora completata. Il brano laziale di Rieti è pressoché completato da ben 20 anni, con gli ultimi 300 metri al confine Lazio-Umbria finalmente appaltati nelle scorse settimane. La tratta umbra ha invece registrato vicissitudini notevoli, con un cambio di tracciato che, accorciando meritoriamente i lavori a 10 km in tutto, ha originato un unicum mondiale: un'assurda galleria stradale costruita sotto la discarica di scorie siderurgiche Thyssen Krupp, il famigerato tunnel “Tescino” dalla cui volta precipitavano cromo esavalente e altri metalli pesanti, come il sottoscritto ebbe modo di denunciare pubblicamente all'epoca in qualità di presidente di Italia Nostra, con gravi danni alla salute conclamati per alcuni dipendenti delle società attive nell'appalto e conseguenze per l'ambiente tuttora non calcolabili.

Secondo notizie di stampa - scrive LIBERATI nel suo atto ispettivo - nel novembre scorso un'interdittiva antimafia della Prefettura di Catania ha colpito Tecnis, vincitrice a suo tempo del bando di gara per la realizzazione della superstrada Terni-Rieti fino al confine regionale. Stando sempre alla stampa, l'interdittiva sarebbe stata in seguito revocata, ma i lavori restano tuttora bloccati e il cantiere, collocato a un passo dal lago di Piediluco e in zone vincolate giacché di particolare pregio ambientale, appare come un grande immondezzaio, con numerosi mezzi “parcheggiati”, beni e materiali accatastati e sottoposti alle intemperie, mentre sulle sponde del fiume Velino giacciono da oltre un anno le casseforme del ponte che dovrebbe scavalcarlo. Non è nemmeno noto se i lavoratori abbiano ricevuto stipendi non pagati da mesi, come denunciato a fine novembre 2015 dalle organizzazioni sindacali che al riguardo proclamarono lo stato di agitazione >>.

LIBERATI, in conclusione, rimarca che << … mentre da Foligno e da Perugia si inaugurano ben due superstrade a doppia carreggiata da e verso l'Adriatico, spezzando, con oltre 2 miliardi di euro di lavori, l'atavico isolamento tra Umbria e Marche, la sfortunata monocarreggiata della Terni-Rieti, costata il 10% rispetto alle spese necessarie per la Quadrilatero, langue nell'abbandono di sempre >>.