di Gianfranco PARIS

Si è tenuta nell’Aula consiliare del Comune di Rieti l’annunciata presentazione della rivista PASSAGGI (nella foto), edita dalla casa editrice MORLACCHI di Perugia e sponsorizzata dalla Fondazione Ranieri di Sorbello. L’occasione è stata fornita dalla pubblicazione sulla medesima rivista di una intervista alla mia persona fatta dal perugino Andrea MAORI e dal ternano Domenico CIALFI sul tema della  incidenza delle programmate macroregioni sui territori della Sabina e dell’Umbria. Nel fascicolo della rivista l’intervista da me rilasciata viene inquadrata tra una serie di autorevoli interventi di studiosi di storia, economia e politica che approfondiscono il tema della istituzione delle macroregioni sotto molteplici aspetti al fine di aiutare coloro che dovranno prendere la decisione, ed il popolo che dovrà viverci, a non cadere nel solito pressappochismo con il quale la politica italiana da decenni infila la via delle riforme che il più delle volte restano sulla carta, se non addirittura creano dei danni. Ad arricchire la presentazione di giovedì pomeriggio sono intervenuti due docenti universitari di Perugia, il Prof. Sergio SACCHI ed il Prof. Roberto VOLPI, dei quali la rivista pubblica due saggi di notevole spessore. Il primo sullo stato dell’arte delle proposte di riforma in atto ed il secondo sulla storia dei precedenti istituzionali sia della Sabina che dell’Umbria, ma che durante la presentazione si sono soffermati di più su aspetti concreti riferiti all’attualità della possibile riforma.

 

Ha fatto corona ai due cattedratici il giovane Ing. reatino Daniele RINALDI, studioso di economia e di politica del nostro territorio, che si è soffermato in particolare sulle possibilità offerte ad un più vasto territorio amministrativo locale, quale quello prefigurato dalla riforma, dalla normativa europea. Nel mio intervento, oltre a ribadire gli argomenti della intervista, ho lamentato l’assenza quasi totale degli amministratori locali, pur invitati di persona nel luogo più consono, quale uno spazio pubblico, da me scelto appositamente per facilitare e sollecitare la loro presenza, a rendersi conto con cognizione di causa dell’argomento, che evidentemente sono abituati ad accettare ciò che gli viene proposto acriticamente e non dopo aver capito, ma solo per ordini ricevuti o per interessi dei gruppi ai quali appartengono. Tra gli aspiranti alle candidature per le prossime comunali presenti solo l’ex Assessore Gianfranco FORMICHETTI e il candidato Sindaco Paolo FOSSO. Presenti anche il segretario della FIOM e i responsabili cittadini dell’NCD e di Noi con SALVINI. L’invito era stato diramato a tutti gli assessori del Comune di Rieti e a tutti i consiglieri. I partiti della cosiddetta sinistra sembra non siano interessati all’argomento, forse preferiscono obbedire alle direttive che gli provengono da Roma. Purtroppo la vita pubblica locale e nazionale attraversa un bruttissimo momento storico caratterizzato da una classe dirigente che manifesta un disinteresse generale verso i problemi più importanti della nostra esistenza, privilegiando quelli individuali o di casta.

Il tentativo di portare la tematica Sabina all’interno di una rivista che fornisca elementi di conoscenza e di riflessione su ciò che accade intorno a noi nasce dal desiderio di fornire un contributo per rimediare a questa carenza. La Sabina durante tutto il settantennio repubblicano non ha mai brillato per fermenti di idee, ma oggi la situazione si è fatta veramente grave. Il disinteresse e l’incompetenza la fanno da padroni. Ci si fa eleggere non per occuparsi della collettività, ma di se stessi. Qualcuno per risolvere anche il suo problema di sopravvivenza. Poi si va avanti alla giornata, correndo dietro alle richieste di tizio o di caio nel tentativo di rinfacciarglielo e ricattarlo durante la prossima campagna elettorale. Così non si va da nessuna parte, anzi si va nel burrone. La richiesta di politica seria però deve venire dal basso perché chi sta al potere non ha alcun interesse a cambiare. I giovani sono completamente frastornati. Mancando solide strutture politiche alle quali fare riferimento, sono privi di punti d’appoggio. Un tempo i partiti erano i luoghi della formazione politica. Oggi nessuno si occupa della politicizzazione dei giovani. Debbono farlo da soli, senza alcuna guida. Escono dalla scuola con idee generiche e il più delle volte confuse e meramente nozionistiche e diventano facile preda della protesta e della demagogia, e le conseguenze si vedono nello svolgimento giornaliero dei fatti e nella nascita di movimenti populisti e di protesta. Che fare allora? C’è chi pensa che sia possibile ottenere i miglioramento delle cose con alcune riforme. La parola riforma è diventata una specie di feticcio taumaturgico senza contenuti veri che serve ad alimentare demagogia e sostituisce gli argomenti seri.

Lo smarrimento è generale. Proprio ieri ho ricevuto da un quarantenne con moglie e figli, cioè un giovane uomo, un commento alla nostra iniziativa che trascrivo per non togliergli la giusta efficacia: << Mi insegnerai che una volta c'erano le scuole di politica e di cultura che formavano giovani leve a tali scopi. Oggi noi giovani siamo abbandonati a noi stessi e alla mercè del politico di turno, senza tra l'altro la possibilità di pensiero alcuno. E’ forse arrivato il momento che VOI accculturati e vecchi politici usciate dalle sacre stanze, dai club, dalle sette politiche iniziando a parlare ai più ed ai giovani, perché no anche in età scolare, prima che, passata la vostra generazione, ci sia un vuoto culturale prima che sia troppo tardi, se forse non lo è gia. Il progetto di macroregione che avete prospettato è molto interessante ma giustamente, come sospettate, di non facile realizzazione, a meno che i suddetti marpioni (n.d.r. vari uomini politici citati in precedenza nella nota) non intravedano un barlume di interesse personale. Non riesco però a capire come mai non riusciate con un progetto di così ampia territorialità a far sposare un tale iniziativa a qualsivoglia esponente politico sia locale che nazionale. Si è unita l'Europa (con tutti i suoi pro e contro) non si riesce ad unire 4/5 Province o giù di lì? >>

I giovani seri pensano in questo modo e aspettano di essere chiamati da gente credibile e capace di trasmettere idee. A monte di tutto questo c’è la cultura e la capacità di trasmetterla. Per questo una rivista seria può dare un contributo notevole ad aiutare tutti ad uscire dal crisi di identità nella quale siamo piombati. Concludo ringraziando il Presidente del Consiglio comunale Gianpiero MARRONI, che ha concesso l’uso della Sala consiliare perché ha capito subito lo spirito della mia iniziativa e vi ha partecipato attivamente dimostrando una spiccata sensibilità politica. La rivista PASSAGGI la potete trovare presso la libreria Gulliver di Rieti, in Via Roma.