Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa a firma di Vincenzo LODOVISI, Responsabile Enti Locali del PD provinciale:

<< Si ha l’impressione che in questa storia di secessione, alla fine, l’unica a rimetterci sarà proprio Leonessa rispetto alle attese che sta coltivando ed alle modalità con cui queste vengono portate avanti: Si ha inoltre l’impressione che Leonessa venga brandita con strumentale veemenza per più banali calcoli elettoralistici. Come spiegare altrimenti il voltafaccia di RAUCO e TRANCASSINI a distanza di qualche anno: chi non ricorda TRANCASSINI Sindaco che apostrofava come “fastidioso e superficiale” quel modo di agire allorché Ferruccio ARMENI, a capo di un Comitato di cittadini, proponeva qualche anno fa la secessione verso l’Umbria attraverso il referendum: proprio quello che oggi, con una singolare piroetta, dicono di voler perseguire TRANCASSINI e la sua smemorata brigata. Che questa iniziativa non abbia alcun concreto obiettivo se non quello di armare la confusione per scopi non completamente noti è avvalorato dal fatto che è incredibile e velleitario (come non potrebbe esserlo ad un amministratore esperto come TRANCASSINI) pensare che un ambito considerato di altro pregio ambientale dalla Regione Lazio possa essere ritenuto alla stregua di un’area edificabile dalle istituzioni umbre.

Si fa strada invece un altro dubbio: che TRANCASSINI, con la copertura della destra reatina, voglia far saltare il tentativo di trovare consensi sull’ipotesi di allargamento della Provincia di Rieti verso l’Abruzzo in direzione Carsoli e verso l’area romana per ricostituire la Sabina originariamente intesa e consegnare a Rieti una Provincia degna di questo nome. Da Capogruppo di AN in Provincia infatti non può non sapere che il progetto approvato dalla Provincia è la giusta sintesi tra “l’auspicabile ed il possibile”; che l’infrastrutturazione sciistica del versante nord si può ottenere coniugando “l’auspicabile e il possibile” e che oggi l’obiettivo su cui concentrare gli sforzi è quello di porre al centro del dibattito politico la questione delle aree interne e montane per ottenere oggi ciò che né la giunta BADALONI né quella di STORACE hanno dimostrato di potere e sapere fare >>.