ATER Rieti e Sabina Universitas hanno presentato, presso i nuovi locali dell’Azienda Territoriale all’ASI, il Centro di Ricerca Operativo. Alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo di programma c'erano il Presidente ATER ANTONETTI, il Vice Presidente vicario della Sabina Universitas CHIARINELLI, il delegato del Preside della Facoltà di Ingegneria Edile CECERE e il Consigliere di amministrazione ATER CECCHETELLI, delegato alle politiche ambientali. << E’ un giornata importante per il territorio - ha dichiarato ANTONETTI - che grazie a questo accordo con l’università dà avvio ad un polo di ricerca, domotica e di studi, per ridurre i consumi energetici e per aumentare la qualità della vita. L’ATER ha cercato di svincolarsi dalla mere funzione imposte dalla legge che non consentono neppure di svolgere le normali attività. Apriamo a situazioni innovative come nel caso di questo accordo: possiamo dunque offrire abitazioni con biotecnologie e attraverso il fotovoltaico abbattere i costi di gestione per gli inquilini. Un progetto nel quale l’ATER impegna anche il sistema imprenditoriale >>.
<< Abbiamo raccolto con piacere l’opportunità di partecipare al nuovo CRO - ha dichiarato CHIARINELLI - perché è coerente con il progetto universitario del nostro territorio. Vogliamo consolidare il nostro Consorzio per far sì che possa diventare un’ancora di salvezza per questa provincia. Bisogna dunque credere a questa università locale >>. << Stiamo proseguendo in un lavoro iniziato qualche tempo fa: oggi finalmente raggiungiamo il nostro risultato - secondo CECERE. Una università è vera quando c’è ricerca come in questo caso. E’ stato approvato il Centro di Ricerca Universitario Reatino di Ingegneria per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio sostenuto da La Sapienza: questo significa avere una attività di ricerca programmata e autonoma. Lo formalizziamo con l’ATER di Rieti e passiamo alla fase operativa con una collaborazione di tipo scientifico. L’università fà ricerca, noi produciamo hardware e software che saremo in grado di creare ex novo in funzione di una migliore qualità dei servizi offerti e del risparmio energetico. Noi progettiamo e realizziamo: le forze sono quelle dei laureati di Rieti, dei dottori di ricerca, dei ricercatori e dei docenti. Il primo atto concreto è lo studio del patrimonio che l’Ater ha creato dalla fondazione fino ad oggi. Poi c’è il contratto di quartiere di Villa Reatina dove partiranno programmi sperimentali di intervento: prenderemo in esame due fabbricati in Via AMELOTTI e Via Caduti del Lavoro. Utilizziamo sistemi passivi (come l’aria calda prodotta dal sole) per migliorare le condizioni climatiche di alcuni alloggi. Qui realizzeremo cinque sedi con serre solari servo assistite e pannelli fotovoltaici: un perfetto connubio tra ingegneria edile e della comunicazione. Nell’edificio del 1500 di Via del Forno, oggi destinata a foresteria per studenti universitari, faremo applicazioni di domotica. L’ATER ha programmato gli interventi e noi collaboreremo fino a giungere alla scelta degli elettrodomestici. Il risultato una casa più intelligente e collaborativi >>.