A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:
<< La vita politica italiana non cessa mai di stupire e Rieti la segue a ruota libera nel peggiore dei modi. Quella del trasformismo è una storia che viene da lontano. E’ iniziata all’inizio del secolo scorso con il “giolittismo”, Mussolini lo usò abbondantemente per finire a fare il dittatore, dopo l’ultima guerra mondiale sembrava scomparso, ma presto è tornato a far capolino negli anni sessanta per dilagare di nuovo dopo gli anni '80, fino alla trionfante abbondanza di oggi. Sarebbe lungo elencare, tanto per rimanere a casa nostra, i tanti salti della quaglia degli uomini politici locali pur di mantenere il cadreghino. Ma mi limiterò agli ultimi due esempi che, oltre che penosi, fanno sorridere più di scherno che di amarezza.
Il primo porta il nome di Vincenzo Rinaldi, un democristiano di lungo corso che dopo tangentopoli è riuscito sempre a ritagliarsi un posticino nel mini potere locale con le più mirabolanti acrobazie, utilizzando un pugno di voti frutto del più spietato sottogoverno.
Di recente ha superato se stesso. Era approdato nel PD di recente costituzione, e come tale aveva ottenuto la carica di assessore in provincia. Dopo la batosta elettorale però, fiutando il pericolo di emarginazione, ha subito aderito alla Rosa Bianca costituita dai suoi emuli nazionali per prepararsi a qualunque evenienza riservasse il futuro. Ma anche qui non si è sentito al sicuro, così ha aderito ai Cristiano Popolari. E fin qui lo si potrebbe pure seguire. Ma è successo dell’altro.
Poiché le elezioni provinciali sono vicine, e non è assolutamente certo che il PD ottenga di nuovo la maggioranza, ha preferito passare in più sicuri lidi. Così ha aderito al PdL ( cioè all’ex avversario) che lo ha fatto subito nominare assessore al comune di Rieti dove non ci sono pericoli né per ora né per il futuro perché a Rieti città non si sa quando il PD rivedrà la luce.
Una vera azione da manuale del malaffare politico che in certi ambienti riscuote apprezzamento e che forse dovrebbe essere studiata alla facoltà di scienze politiche come esempio di degenerazione della vita politica in un sistema parlamentare.
Altra storia, ma analoga è quella del partito dei pensionati. Il segretario di quel partito aveva imbarcato i “pensionati” nella nave del centro destra alle ultime elezioni con la promessa che avrebbe ottenuto una delega. E, pur raccogliendo una scarsa percentuale di consensi, aveva contribuito alla vittoria del sindaco Emili. Ma quest’ultimo non ha mantenuto quanto promesso. Aveva da soddisfare le brame fameliche di ben altri sostenitori. Così il segretario se l’era presa, ma aveva abbozzato nella speranza che durante la legislatura qualcosa sarebbe arrivato!
Ora che il sindaco ha invece nominato un nuovo assessore nella persona di Vincenzo Rinaldi, il segretario del partito dei pensionati si è sentito tradito ed ha reagito nel modo peggiore. Anziché prendersela con il sindaco, se l’è presa con il suo partito perché non conta niente ed è passato alla Lega Nord sezione di Rieti, come ha comunicato il commissario provinciale del carroccio attualmente consigliere comunale ad Antrodoco. Un vero salto di qualità!
Ma perché vi ho raccontato tutto questo? Perché mi viene da ridere e da piangere nello stesso tempo.
E’ fuor di dubbio che il livello della vita politica nazionale oggi è certamente ai minimi storici del periodo repubblicano. Tutti auspicano che si riesca ad uscire a breve dal tunnel della crisi in cui siamo caduti. Crisi che non è solo economica, ma soprattutto politica.
I padri costituenti della Repubblica Italiana, ispirandosi alla costituzione della Repubblica Romana
di Mazzini-Saffi e Armellini, alla stesura della quale contribuirono ben quattro reatini eletti dal popolo nel 1848 nelle prime elezioni democratiche svoltesi in Italia, hanno elaborato il testo apprezzabile della costituzione vigente che delinea regole generali che fino a pochi anni fa hanno dato buoni frutti. Ma tutto è stato vanificato da gente che, per mantenersi al potere, ha iniziato a stravolgere istituzioni e comportamenti.
Gli anni ’80, ’90 e quelli attuali sono stati deleteri per la vita politica del nostro paese. E’ successo di tutto in negativo. Ora siamo in un “cul de sac” dal quale non sembra si possa uscire. I tentativi di riforma della costituzione, che pur andrebbe aggiornata, hanno creato una situazione da “padella alla brace”. Tutti i giorni assistiamo al peggio del peggio. E certo non torneremo sulla retta via con questi sistemi!
Gli esempi di Vincenzo Rinaldi e dei fatti del partito dei pensionati di Rieti e tutti gli altri analoghi che si verificano con ripetitività scoraggiante giorno per giorno in Italia testimoniano che siamo ancora lontani dal colpo di timone necessario per invertire la rotta della vita politica italiana.
Ecco perché c’è da essere preoccupati e bisogna continuare a tener duro nello stigmatizzare i comportamenti dei partiti, siano essi il PdL ed il PD, che mentre si scandalizzano quando qualcuno dei loro passa dall’altra parte, si rallegrano del contrario. E’ un comportamento da coccodrilli, che prima si mangiano la preda, poi ci piangono sopra! >>.