Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa a firma di Ivano PAGGI, Consigliere di minoranza del Comune di Rieti per il Partito Socialista:
<< I recenti fatti di cronaca aventi come protagonisti giovani reatini che improvvisamente, nel fiore degli anni, decidono di togliersi la vita ci pongono di fronte problematiche ed interrogativi che ormai non possiamo più ignorare, sia come semplici cittadini e genitori sia come pubblici amministratori. Infatti, ritengo che sia necessario affrontare tale tematica in ogni suo aspetto per sensibilizzare i giovani, le famiglie, le istituzioni scolastiche ad un dialogo sempre più approfondito e costruttivo. Purtroppo, si tratta di fatti non più isolati, ma che diventano sempre più frequenti, e che hanno addirittura destato l’attenzione di organi di stampa nazionali, i quali hanno fatto rimarcare come Rieti sia una delle città con la più alta percentuale di suicidi giovanili. Di fronte a tale inconfutabile dato, è evidente che occorre urgentemente analizzare le possibili cause del disagio, nelle sue varie accezioni, che vede protagonisti i nostri giovani. E’ fuori di dubbio che le nuove generazioni, oggi, risentano di una difficoltà, ormai consolidata, nel raggiungere i propri ideali e obiettivi: mi riferisco, in particolare, alla drammatica situazione occupazionale, particolarmente sentita nel nostro territorio (dove i rapporti di lavoro precari ed atipici superano la percentuale del 70%): ciò fa sì che molti giovani, pur di trovare una sistemazione lavorativa, sono costretti a trasferirsi in altre località, abbandonando famiglia ed affetti. Si trovano, così, sprovvisti di quella “rete protettiva” che, nei momenti di difficoltà potrebbe costituire un valido supporto contro possibili debolezze: non a caso, all’interno dei gruppi familiari che, per consuetudine o necessità, sono abituati a vivere insieme, i casi di suicidio risultano decisamente inferiori rispetto alle media o addirittura inesistenti.
Altro elemento scatenante è, senza dubbio, la molteplicità di stimoli ai quali i nostri ragazzi vengono sottoposti fin dalla più tenera età, con sollecitazioni continue anche, talora, esagerate, che, se non ridimensionate, possono ingenerare senso di inadeguatezza e frustrazioni, che sfociano talvolta in gesti disperati. Sull’argomento, ritengo proficua la discussione in seno al Consiglio comunale di Rieti sul ruolo fondamentale che oggi più che mai la famiglia, la scuola, le istituzioni tutte possono svolgere nella nostra società, quale centro di aggregazione e di trasmissione di valori educativi. Mi auguro che l’iniziativa di trattare in seno al Consiglio comunale le tematiche inerenti il disagio giovanile trovi concordi tutti i componenti del massimo consesso cittadino, in uno spirito di totale condivisione e di fattiva collaborazione,a prescindere dai singoli schieramenti. Pertanto, credo che occorra riconfermare il concetto di famiglia quale elemento insostituibile per un futuro di civiltà e di rispetto degli altri, famiglia caratterizzata dalla funzione primaria di guida, di indirizzo e di continua fonte di risorse per le nuove generazioni. A questo proposito, ritengo sia fondamentale promuovere una politica di sostegno alle famiglie a 360°, anche alla luce del particolare momento di difficoltà economica che oggi stiamo attraversando. A tale scopo, ho presentato un Ordine del Giorno da discutere in Consiglio comunale, per formalizzare un documento finalizzato ad analizzare le tematiche inerenti il disagio giovanile ed a rimarcare la centralità del ruolo familiare >>.