I conti di gestione del GAL della Provincia di Rieti, il cui scioglimento è stato formalizzato da tutti i soci del Gruppo al termine della sua attività amministrativa e politica, sono stati certificati dalle commissioni regionali di controllo stabilite dall'Unione Europea che li hanno riconosciuti corretti e in linea con le complesse procedure comunitarie e quindi degni di approvazione. Nell'immediato ne deriverà lo sblocco di tutte le fidejussioni bancarie che sono state sottoscritte dagli operatori economici nel momento della concessione dei contributi comunitari, regionali e provinciali da loro goduti. La positiva notizia è stata comunicata all'attuale Commissario liquidatore del Gruppo di Azione Locale, Guglielmo STANZIONE, che ne ha preso atto e ne ha sottolineato il valore. Fabio MELILLI, Presidente dell’Amministrazione provinciale reatina, ha esternato il proprio apprezzamento e nell'evidenziare le ricadute altrettanto apprezzabili sul giudizio dell'operato della presidenza, del Consiglio di Amministrazione e dell'Assemblea dei soci del GAL, ha condiviso il valore dell'esperienza del Gruppo che, in poco più di tre anni di gestione, ha reso concreta la quasi totalità dei progetti, utilizzando poco meno di quattro milione di euro e ponendosi in sintonia con le linee di sviluppo prefissate dalla provincia nel settore agricolo, turistico e dell'agriturismo.
<< Di valore assolutamente apprezzabile – ha dichiarato MELILLI - è stata l'azione del GAL nella realizzazione dei progetti di comunicazione ed in quello di Per Agros che attraverso il determinante sostegno finanziario della provincia, hanno aperto a Rieti la nuova prospettiva turistica della Via Francigena di San Francesco e assicurato ai romani una migliore conoscenza delle bellezze, dell'arte e dell'enogastronomia della Sabina. Ciò è servito ad approfondire i rapporti con Santiago di Compostela, con la Galizia e i GAL galiziani, puntando a conseguire lo scambio di iniziative volte a rafforzare il turismo religioso sia nel Reatino che in Galizia. Ma va lo spirito di collaborazione certa e preziosa che il GAL ha fornito all'Ente che ne ha voluto la nascita e ciò, in fondo, è alla base del successo ottenuto e che sarà ulteriormente sfruttato attraverso l'attività e i progetti della Rieti Turismo S.p.A., attualmente impegnata in un'opera di proseguimento e di approfondimento delle politiche del GAL >>. E' stato l’ex Presidente del GAL ANTONACCI, attuale Assessore provinciale, a interpretare infine la sostanza del riconoscimento ottenuto dalle Commissione di controllo regionali. << Esse hanno richiesto la puntuale osservanza della normativa del Leader+ e a queste regole ci siamo sempre attenuti durante la nostra gestione che è stata difficile e complessa, ma corretta e trasparente anche grazie al notevole supporto che ci è venuto dalla nostra piccola, ma efficiente struttura amministrativa >>. ANTONACCI ha ricordato che durante la sua presidenza << ... sono stati finanziati progetti per una quindicina di nuovi agriturismi, sono state varate iniziative per il recupero e il restauro di edifici pubblici, sono stati accordati finanziamenti per il rinnovamento tecnologico in agricoltura ed è stata definita un'attenta e costante informazione per porre nelle migliori condizioni i cittadini interessati ai programmi comunitari, così da potersene servire. Un successo è risultato il sistema rapido di liquidazione dei contributi che, dopo i controlli di primo livello delle opere realizzate, hanno permesso di accordare le somme stabilite entro otto mesi dalla presentazione delle domande agli aventi titolo >>. ANTONACCI si è poi soffermato ancora a ricordare i risultati ottenuti nella campagna pubblicitaria “Sabina. Esci dalla quotidianità”, realizzata nella Capitale su progetto esclusivo e a evidenziare il valore della collaborazione instauratasi attraverso il Gal tra i comuni della Sabina reatina con quelli della Sabina romana (in tutto 55), con alcuni istituti secondari e con GAL di altri territori. << Un processo - ha concluso ANTONACCI - che va letto in chiave non solo di sviluppo agricolo, ma anche culturale e turistico, avendoci noi posto l'obiettivo dello sfruttamento delle risorse turistiche e culturali legate al Francescanesimo e al Monachesimo benedettino di cui sono il fulcro i santuari francescani della Valle Santa e l'Abbazia di Farfa evidenziati anche a livello europeo attraverso un'apprezzata pubblicazione dal titolo “Per Agros” presentata ufficialmente a Palazzo DOSI lo scorso mese di ottobre ed edita in tre lingue: italiana, inglese e spagnola >>.