Sabato scorso, presso il teatro di Santa Vittoria in Matenano, in Provincia di Fermo, si è svolto il seminario dal tema “Sulle orme dell’Abate Pietro - Le terre Farfensi tra passato e futuro”, nel quale dopo i saluti delle diverse autorità, tra le quali il Vice Presidente della Regione Abruzzo ed il Presidente dell’Amministrazione provinciale fermana, si è rivelato fondamentale l’intervento di Tersilio LEGGIO, Commissario dell’APT Rieti sul tema “L’Abbazia di Farfa tra Sabina e Piceno - Rapporti antichi e prospettive attuali”. Non meno rilevanti gli interventi di altri storici tra i quali Valter LAUDADIO, Carlo VERDUCCI e Luigi ROSSI. Durante il suo intervento, il Prof. LEGGIO si è soffermato in particolar modo sulle caratteristiche degli insediamenti farfensi e sull’importanza che essi hanno avuto per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento. Inoltre, lo stesso ha trattato in modo approfondito le cause che hanno portato i monaci farfensi a sportarsi dall’insediamento di Farfa per rifuggire nel reatino, nel piceno e a Roma. Il seminario rientra tra le azioni messe in campo con “La Via dei Farfensi”, un progetto di promozione integrata culturale e turistica incentrato sulla riscoperta del ruolo di sviluppo economico e sociale che i monaci farfensi hanno svolto sul territorio sabino e piceno.
Il progetto, promosso dal GAL del Fermano, vede il supporto di altri enti pubblici, tra i quali l’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Rieti, ed ha tra i suoi obiettivi il recupero storico e culturale delle tradizioni relative alla presenza dei Farfensi al fine di realizzare dei percorsi tematici in aree di particolare rilevanza intesi come una successione di “distretti” che vanno dal Mare Adriatico ai Monti Sibillini, per terminare a Farfa dove si trova l’Abbazia (nella foto). I lavori saranno realizzati anche attraverso il recupero della conoscenza e della tradizione che la presenza dei monaci ha lasciato nei territori.