A Palazzo CESARONI si è svolta l'audizione convocata dalla II Commissione del Consiglio regionale sulla proposta di legge di iniziativa consiliare (BUCONI), riguardante “Ulteriori integrazioni alla legge regionale n°6/1994 - Disciplina della raccolta, conservazione e commercio dei tartufi”. La proposta di legge mira a tutelare il Tartufo Nero di Norcia, sia per quanto riguarda le modalità di coltivazione che di raccolta; le misure per incentivare la tartuficoltura controllata, certificata e quindi tracciabile; la semplificazione delle procedure burocratiche necessarie per lo svolgimento dell'attività tartuficola. Oltre a ciò la proposta di legge si prefigge di evidenziare la tracciabilità e quindi la tutela della tipicità del Tartufo Nero; di chiarire i limiti alla raccolta nelle zone di ripopolamento e cattura; di esaltare l'importanza economica del tartufo per la Valnerina; di semplificare le procedure per il riconoscimento delle tartufaie controllate; di definire in modo differente il bosco impiantato allo scopo di creare una tartufaia.
Intervenendo all'audizione, i funzionari dell'Assessorato all'Agricoltura, hanno spiegato che << … la legge attualmente in vigore è stata modificata più volte nel corso degli anni, per la necessità di chiarire quanto previsto dal testo. In Umbria ci sono 5.500 tesserini per la ricerca del tartufo che vengono effettivamente utilizzati mentre 684 sono le tartufaie controllate. Il problema principale della norma riguarda l'esigenza di dare una risposta sia a chi gestisce le tartufaie che i cercatori. Il quadro normativo e una sentenza della Consulta non chiariscono se sia possibile cercare tartufi all'interno delle zone di ripopolamento e cattura, come resta il dubbio sulla possibilità per il proprietario di avere più di una tartufaia (fermo restando il limite di 3 ettari per la singola tartufaia, estesi a 15 per i consorzi). Rimane da valutare approfonditamente l'opportunità di creare regole differenti per il tartufo bianco e per quello nero, mentre sarebbe rischioso intervenire sulla definizione di bosco, prevista dalla legge nazionale e difficilmente modificabile senza rischiare ricorsi >>.