L’11 dicembre, a quindici giorni dal Natale, la Basilica di Sant'Agostino (nella foto) ospiterà le telecamere di RAI Uno per la consueta trasmissione in diretta della Santa Messa, che verrà celebrata da Mons. Salvatore NARDANTONIO. << Sarà un momento liturgicamente importante e particolarmente significativo dal punto di vista della comunione fraterna - ha dichiarato Mons. NARDANTONIO - durante il quale la Parrocchia vivrà con intensità il cammino di conversione che ci condurrà tutti insieme fino alla Notte Santa del 24 dicembre, quando celebreremo la nascita del Bambino Gesù nella gioia e nella pace. Al termine di una lunga e complessa operazione di restauro e di abbellimento, durata alcuni anni, la nostra Basilica di Sant'Agostino, ora completamente ripristinata, potrà essere mostrata al grande pubblico televisivo e ai fedeli che seguiranno la messa dal piccolo schermo e questo sarà un riconoscimento e un premio per quanti hanno generosamente operato e lavorato al nobile scopo, che ancora ringrazio. Viviamo giorni difficili in cui necessitano la solidarietà e il soccorso verso i più bisognosi. Nel territorio parrocchiale ci sono tanti anziani, anche malati, famiglie in difficoltà che hanno necessità di assistenza, giovani disoccupati. Caritas Christi urget nos: è l'amore di Cristo che ci spinge e ci dà forza per fornire risposte alle domande degli uomini e delle donne che sono alla ricerca di un incontro con Gesù, con la sua Parola redentrice e vivificatrice, che hanno bisogno di scoprire il senso vero della loro vita.

La nuova evangelizzazione - ha concluso il Parroco di Sant’Agostino - resta la preminente preoccupazione del parroco che in questo è aiutato da molti laici. Il dovere della parrocchia è quello di fornire occasioni concrete e sperimentate per provocare questo incontro con il Cristo, come avviene attraverso la catechesi per gli adulti e per i giovani in corso di svolgimento, anche quest'anno, fin dalle scorse settimane nella chiesa della Madonna dell'Orto >>. Intanto, due squadre televisive, una proveniente dalla sede romana e l'altra da quella fiorentina, hanno compiuto un lungo sopralluogo nella Basilica e negli angoli più suggestivi della nostra città. A guidarle è stato il regista della trasmissione, Don Dino CECCONI, che ha compiuto un lavoro ed uno studio assai attenti per il migliore posizionamento delle telecamere all'interno della chiesa e quindi in città per riprendere le immagini che andranno ad illustrare in apertura di trasmissione e prima dell'eucaristia, le più belle chiese, i maggiori monumenti e i luoghi più caratteristici. Lo scopo è di rendere bene l'atmosfera e lo spirito dei luoghi ed anche di illustrare la presenza cristiana nella città di cui il primo vescovo fu San Probo e dove è ancora viva non solo la memoria dei Francescani che ancora vi operano, ma anche quella più remota degli Agostiniani, dei Domenicani e dei Cistercensi. Don CECCONI, nei cinque minuti di avvio del programma, mostrerà la bellezza della Rieti sotterranea, ora ampliata con l'utilizzazione dei sotterranei di Palazzo VECCHIARELLI, vero e proprio motore dello sfruttamento turistico di questi luoghi, che contano oltre duemila anni di vita. << Molti telespettatori rimarranno sorpresi dalla bellezza della città ora sottoterra - ha dichiarato Rita GIOVANNELLI - che ogni anno porta a Rieti e in Sabina migliaia di turisti per essere ben collegata con tanti operator tour. Quindi, le telecamere saliranno a Sant'Antonio al Monte dove è stato ripreso il panorama del nucleo centrale cittadino. Poi scenderanno alla Giorlandina, lungo il corso del fiume Velino, saliranno al Santuario francescano di Fonte Colombo, quello della Regola, e poi di nuovo a Rieti, questa volta per riprendere il Velino e il Ponte romano dagli argini prospicienti San Michele arcangelo, quindi la Chiesa di San Francesco e in lontananza il Terminillo, poi i Giardini pensili e la Loggia del Vignola, la visione dei tetti dalla balconata dell'Atrica, la Cattedrale e il Campanile, la Cappella di Santa Barbara all'interno e la pietra tombale del vescovo santo Massimo Rinaldi, poi il Palazzo papale, l'Arco di Bonifacio VIII, le Volte del Palazzo papale, la statua di S. Francesco, il Teatro comunale al suo interno, l'umbilicus Italiae eal mondo e dalla sonorità perfetta, la facciata di Sant'Agostino e il Terminillo, le mura medievali con la Porta Conca. Lo share della Santa Messa su RAI Uno è di norma del 13%, per 1.200.000 telespettatori. Questa sarà la platea che si collegherà con Rieti. Il valore spirituale della trasmissione è notevole. Quello promozionale altrettanto in quanto vi assistono utenti italiani residenti sul territorio nazionale, in Europa e in tutto il mondo.