In Umbria sono circa trentaduemila gli ettari dedicati alla coltivazione, ma molti di essi, a seguito delle politiche di disaccoppiamento contributivo decise dall’Unione Europea, potrebbero cambiare destinazione. Bassa produttività e scarsa possibilità di intensificazione colturale per aumentare il reddito, potrebbero far decidere per un abbandono, con conseguenze negative sull’ambiente e sul paesaggio. Ecco il motivo per cui la Regione Umbria ha finanziato un progetto sperimentale coordinato dal Parco Tecnologico Agroalimentare (3A-PTA) che ha coinvolto un’azienda agricola (Azienda agricola BACHETONI di Spoleto) e una di trasformazione agroalimentare (Agria Valnerina Tartufi di Vallo di Nera), oltre al Centro di Ricerca per l’Olivicoltura di Spoleto (CRA OLI), e al Dipartimento di Biologia Applicata (Zootecnica), dell’Università di Perugia. L’innovativo progetto, dal titolo “Olivo, asparago selvatico, pollo rustico”, ha previsto lo sviluppo di un modello precompetitivo di coltivazione e allevamento consociato di olivo, asparago selvatico e pollo rustico, per migliorare notevolmente la performance economica e ambientale del processo produttivo, rispetto ai singoli allevamenti e coltivazioni.
Asparagi selvatici e polli sono stati fatti crescere insieme sotto agli uliveti, con diversi vantaggi economici (maggiore produzione), ecologici (concimazione e diserbo naturali e soluzione del problema della pollina da smaltire) e con il miglioramento del benessere animale (polli che vivono all'aperto al pascolo, invece che in gabbia). Inoltre, nell’ambito del progetto è stata valutata l’efficacia del possibile effetto disinfestante del pollo nei confronti dei parassiti (mosca dell’olivo e criocera dell’asparago). Gli asparagi selvatici, una volta raccolti, hanno seguito la via della trasformazione, confezionati da soli o in abbinamento ad altri prodotti tipici dell’Umbria, pronti per entrare nei canali della commercializzazione, diventando disponibili tutto l’anno e non solo nella stagione primaverile. Il punto forte del progetto è offerto dunque dalla consociazione di colture e dall’integrazione con allevamenti zootecnici. Questi fattori rappresentano un’opportunità per aumentare la biodiversità, la stabilità e la sostenibilità ambientale ed economica dei sistemi agro-ecologici, creando anche condizioni per produrre più alimenti e di migliore qualità. I risultati del piano pilota verranno presentati venerdì 13 luglio, alle ore 15.30, nel corso di un seminario che si svolgerà presso il Centro di Ricerca per l’Olivicoltura di Spoleto, in Via Nursina n°2. Per l’occasione saranno presenti il Sindaco di Spoleto BENEDETTI, i dottori RANALLI e PERRI del CRA OLI, l’Amministratore del Parco Tecnologico 3A PTA SISTI, i professori universitari del Dipartimento di Biologia Applicata presso l’Ateneo di Perugia CASTELLINI, DAL BOSCO e MUGNAI e gli esperti di marketing MARGUTTI, MAUCERI e BALZONELLA. Adolfo ROSATI e Andrea PAOLETTI, del CRA OLI, illustreranno rispettivamente la filosofia del progetto e il manuale per la coltivazione consociata di olivo, asparago selvatico e pollo rustico copia del quale verrà consegnata ai presenti. Agnese BENEDETTI per l’Agria Valnerina e Antonio BACHETONI per l’azienda agraria omonima, esporranno i risultati ottenuti. Le conclusioni del seminario saranno tenute da Ciro BECCHETTI, coordinatore degli ambiti agricoltura, cultura e turismo della Regione Umbria. Al termine dei lavori un filmato racconterà l’intero periodo di sperimentazione.