<< Allungheremo le vacanze di Natale agli studenti perché i gravi tagli ai bilanci delle Province non ci permetteranno di garantire le scuole aperte e funzionanti >>. La provocazione di Antonio SAITTA, nuovo Presidente nazionale dell’UPI, è stata raccolta dal Presidente dell’UPI Umbria e Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio GUASTICCHI, il quale sostiene che << … se permane il patto di stabilità, i feroci tagli ai bilanci e se continua questa forma di mortificazione di Enti che erogano servizi indispensabili alla collettività si dovrà agire in maniera adeguata. Se permane la situazione attuale, non escudo di arrivare alla chiusura di scuole di cui non ci è consentito, per motivi di bilancio, garantire la necessaria funzionalità o la indispensabile sicurezza. Lo stesso discorso vale per le strade, se non saremo messi in grado di garantire la sicurezza dei cittadini in transito sulle arterie provinciali >>. L’esigenza di una forte mobilitazione, che si svilupperà nelle prossime settimane, è quanto è emerso dall’assemblea nazionale dell’Unione Province Italiane che ha affrontato la questione del decreto di riordino delle Province. L’Assessore provinciale Piero MIGNINI, che ha preso parte ai lavori, ha parlato di decreto inaccettabile.
<< Sono previste, già dalle prossime settimane, alcune iniziative per chiedere al Governo una serie di modifiche di carattere territoriale perché, pur riconoscendo non condivisibili i parametri di sopravvivenza delle Province, si è andati ad affrontare una serie di eccezioni e non si è tenuto conto della peculiarità dell’Umbria e si è andati alla soppressione della Provincia di Terni - ha dichiarato MIGNINI. Al contrario, appunto, delle eccezioni suddette. Inoltre, chiederemo con forza il mantenimento delle Giunte provinciali nella loro completezza, e non solo della figura del Presidente, così come prevede il decreto che prefigurerebbe di fatto un commissariamento dell’Ente e di conseguenza un suo svuotamento istituzionale. Si chiederà di permettere ad un organismo regolarmente eletto dai cittadini di poter continuare a svolgere le proprie funzioni e completare il proprio programma di mandato sino al raggiungimento della naturale data di scadenza della consiliatura. Saremo pronti a dimostrare, dati e conti alla mano, che questo decreto di riordino non comporta alcun risparmio ma, anzi, comporta un aggravio di costi. Chiederemo anche in Umbria così come in tutta Italia - ha concluso l’esponente della Giunta GUASTICCHI - una serie di incontri con i parlamentari eletti a cui sottoporremo l’esigenza di non sostenere questo decreto che, come ripeto, è inaccettabile così come prodotto da un Governo pasticcione ed autoritario così come sono inaccettabili i gravi tagli che si traducono in tagli ai servizi. Chiederemo, inoltre, ai parlamentari di non votare il decreto, se non modificato >>.