Fervono i preparativi per la 1^ edizione del Festival del Ciarlatano/Cerretano - Il ritorno alle origini, in programma dal 22 al 23 giugno. Con la direzione scientifica di Luciano GIACCHE’, organizzato dall’Amministrazione comunale di Cerreto di Spoleto, dal CEDRAV e dall’Associazione Extrasolum, che ne cura anche la direzione artistica, la manifestazione si aprirà con una giornata di studio sabato 22 per l’allestimento di un centro di documentazione sui “Cerretani”. Spettacoli e performance teatrali si svolgeranno lungo le vie del borgo sabato 22 e domenica 23, con la partecipazione di artisti di strada, comici, giocolieri. Una fiera-mostra di erbe officinali, per esplorare i saperi ed i sapori del ciarlatano, sarà aperta per tutto il fine settimana. Il termine “ciarlatano”, per indicare genericamente ogni sorta di imbroglioni e di impostori, è saldamente attestato in lingua italiana fin dal primo ‘500 ed ha conosciuto una tale fortuna da migrare in tutta Europa. L’etimologia del termine ciarlatano deriva da una sovrapposizione fra "cerretano" e "ciarla" e si riferisce all'abilità che avevano in passato gli abitanti di Cerreto di Spoleto nel procacciarsi denaro con questue, esercitate dapprima per facoltà concessa con bolla papale in favore di istituzioni ospedaliere, e poi per proprio tornaconto.
Lo stupefacente elenco delle proposte dei “Cerretani” mostra la stretta convivenza fra teatro e ciarlataneria, come arte di intrattenere il pubblico ricorrendo alla meraviglia, allo stupore, al gioco, alla magia. Si aprirà così una finestra su un mondo pieno di personaggi curiosi, le cui origini si perdono nel tempo, ma che nel Medioevo hanno creato le fondamenta per una "professione" a cavallo tra medicina e teatro destinata ad arrivare fino ai nostri giorni. Salendo sui palchi i Cerretani/Ciarlatani imbonivano l'uditorio sulle qualità miracolose di unguenti e medicamenti, cosicché dalle origini del termine ciarlatano può essere tracciata una storia avvincente di questa figura importante nella storia della medicina in Italia. Ed è proprio questa storia, incentrata su questo borgo della Valnerina, che il Festival si proporrà di raccontare e di rappresentare per valorizzare una figura di interesse etno-antropologico che ritroviamo in ogni popolo o cultura ma la cui origine è legata indissolubilmente alla storia sociale di Cerreto di Spoleto, restituendone la memoria a livello locale e la conoscenza di tale connubio a livello regionale e nazionale.