Lunedì 10 marzo appuntamento con la 1^ edizione del Memorial “Flavio FALZETTI”, iniziativa sportiva intitolata alla figura del calciatore scomparso l’11 marzo dello scorso anno, dopo aver lottato per quindici anni contro un linfoma. La giornata si svolgerà in due momenti: la mattina a scuola, il pomeriggio sul campo. Alle ore 10.00, presso l’Istituto Superiore “Roberto BATTAGLIA”, gli studenti nursini incontreranno il Dott. Nando SCARPELLI, responsabile del Servizio di Oncoematologia del Presidio ospedaliero di Spoleto, che è stato medico di Flavio; Francesco MASSI, Consigliere della Regione Marche e relatore della legge regionale sulla Prevenzione (passaporto ematico); Gianluca LONGO, amico di FALZETTI e calciatore che ha sconfitto un linfoma di Hodgkin; Danilo LANCIOTTI, rappresentante ADMO-AVIS; Marco BARONI, allenatore del Lanciano; Francesco CAREMANI, curatore di OLTRE IL 90°, il libro che ha raccontato la storia di Flavio e la sua battaglia contro la malattia, per parlare delle risorse e dei benefici dello sport. Damiano TOMMASI, Presidente AIC, interverrà per un breve saluto ai ragazzi. Coordinerà l’incontro il giornalista Tiziano ZENGARINI.
Alle ore 14.30, al Comunale, ci sarà invece un triangolare di calcio con l’ASD Norcia 408, Amici di Flavio (formata da calciatori professionisti legati a FALZETTI da forte amicizia) e Life Ritorno alla Vita FC, la squadra voluta fortissimamente da Flavio con atleti malati e/o guariti dal cancro e altri amici, della quale vestirà la maglia anche Damiano TOMMASI. Flavio ha conclusione del suo libro ha voluto scrivere queste parole: << Ecco, vorrei che questo libro rappresentasse una mano tesa per chi come me ha il cancro, una mano da stringere nei momenti più difficili, quando pensi di non farcela più, quando la chemio ti scende nelle vene, quando ti cadono i capelli, quando la Bestia cerca di umiliarti, quando tutto questo ti fa vergognare, quando hai paura e nessuno cui raccontarla, quando non riconosci l’odore della tua pelle, quando pensi “Perché proprio a me?”. Perché nessuno rimanga solo con la malattia e i propri incubi: io sono Flavio FALZETTI e questa era la mia storia >>. Perché Flavio FALZETTI è morto ma non sconfitto, questo proprio no, visto che ha combattuto contro la Bestia per oltre quattordici anni, facendo decine di cicli di chemioterapia e farmaci sperimentali. Ricordarlo non è solo un dovere, ma è il frutto del suo seme, un seme che lui ha piantato con l’esempio quotidiano di chi non ha mai chinato la testa di fronte alle difficoltà, un esempio per tutti i malati e, soprattutto, per i giovani, battendosi perché fossero garantite a tutti gli sportivi le visite mediche, quale prevenzione per le malattie oncoematologiche. Un impegno che ha partorito la legge della Regione Marche che porta il suo nome, la prima in Italia.