A Roma, presso la sede della Stampa Estera, si è svolta la conferenza stampa di presentazione (nella foto) della 3^ edizione del “Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi” che, quest’anno, si preannuncia ricca di sorprese. I momenti espositivi della manifestazione nazionale dedicata alle eccellenze enogastronomiche delle aree protette italiane saranno tre: s’inizia a Milano nella sede dell’Expo dal 4 al 10 maggio, con “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, padiglione S01, per proseguire nella sede de L’Aquila, dal 28 al 31 maggio, per poi fare ritorno a Milano, sempre all’Expo, dal 1 al 7 giugno. “Tipici dei Parchi” è una fiera unica nel suo genere, perché l’esposizione e la vendita di prodotti enogastronomici di qualità è concepita per dare voce al rapporto millenario che, in questo Paese, l’uomo ha con la natura e con la terra. Non esiste, infatti, qualità del prodotto senza qualità del territorio.
Il cibo rappresenta in questa ottica quel tramite sensoriale che consente di apprendere la necessità della tutela ambientale. L’obiettivo è quello di rialfabetizzare la popolazione al rapporto con la ruralità. Attraverso la cucina domestica, Tipici dei Parchi proporrà la grandezza della cucina italiana in un percorso capace di includere almeno cinque aspetti: agricolo, territoriale, ambientale, nutrizionale, gastronomico/culturale. Il percorso che Tipici dei Parchi ha in mente è legato anche al turismo, favorendo la conoscenza da parte del consumatore del rapporto tra consumo alimentare, biodiversità e tutela dell’ambiente con la mediazione dell’agricoltore. Il programma della manifestazione sarà ampio: show cooking, degustazioni, laboratori del gusto, fattorie didattiche, aria ludica e un calendario di seminari e convegni per accompagnare il visitatore alla scoperta di uno dei patrimoni più importanti d’Italia, ovvero la cultura del cibo. La Fiera nazionale è promossa dal comitato PromoExpo e da Carsa. La Kip International School è l’organizzazione che gestisce il padiglione che ospita Tipici dei Parchi all’Expo di Milano. La scuola è creata da esperti che hanno realizzato negli ultimi trent’anni programmi di cooperazione internazionale per lo sviluppo territoriale di oltre 40 paesi in Africa, America Latina, Europa dell’est, Mediterraneo e Asia, mobilitando oltre 400 regioni e enti locali, associazioni, università e impegnando oltre 400 milioni di euro.