L’Arcivescovo Renato BOCCARDO, nella giornata di mercoledì scorso, ha presieduto a Norcia un breve momento di preghiera per l’inaugurazione di una delle tre stalle per bovini donate dalla Caritas diocesana di Spoleto-Norcia ad alcune aziende zootecniche nursine e casciane (nella foto). Grazie alla generosità delle Caritas del Nord-est italiano è stato possibile realizzare questa importante iniziativa di sostegno alle attività agricole e zootecniche ferite dai terremoti dello scorso anno. In totale sono state donate sette strutture: tre stalle e quattro magazzini per il deposito di mezzi agricoli, foraggio e sementi. La spesa complessiva è stata di circa 350.000,00 euro. Le strutture temporanee realizzate dalla Caritas, in particolare le stalle, dotate d’impianto di areazione e di acqua calda, potranno essere utilizzate a titolo definitivo dagli allevatori. Questi però dovranno optare per la ricostruzione della struttura inagibile nel sito dove è stata ora posizionata la stalla provvisoria, già predisposto con il cemento, con gli allacci e con tutti gli accessori a terra per l’allevamento del bestiame. << In tal modo - ha dichiarato il Direttore della Caritas diocesana, Giorgio PALLUCCO - l’Ente Pubblico potrà realizzare una rilevante economia, posto che il contributo che sarà concesso non riguarderà le opere di fondazione e quelle interne, ma solamente la parte esterna (cielo-terra). Speriamo che con il denaro risparmiato lo Stato possa destinare le proprie risorse ad ulteriori iniziative di ripresa economica dei territori: le cose da fare, infatti, sono ancora tante e i tempi rimangono desolatamente incerti >>.
La Caritas di Spoleto-Norcia ringrazia la locale Coldiretti che si è messa a disposizione per favorire positive relazioni con le categorie produttive agricole e zootecniche, fornendo tutte le informazioni necessarie al buon esito dell’intervento. Grazie anche alle ditte ed ai progettisti che hanno “fatto squadra” consentendo l’esecuzione dei lavori e la consegna delle opere a tempo di record, tenuto conto che non è stato fin da subito consentito alla Caritas di entrare nella partita della ricostruzione delle opere per gli allevatori e gli agricoltori. Ora l’impegno della Caritas nei territori della Valnerina proseguirà con iniziative a sostegno dei commercianti e degli imprenditori-artigiani locali.