Per affrontare una delle più difficili sfide che il paese si è trovato ad affrontare negli ultimi 50 anni, la Regione Umbria insieme all’architettura, alla politica e alla cultura, avvia un vero e proprio laboratorio sulla ricostruzione: a lanciare l’idea è stato Stefano BOERI (nella foto), illustre architetto, nonché consulente speciale per l’Urbanistica e la qualità architettonica del Commissario straordinario per la Ricostruzione, proponendo un progetto che punta a creare una cultura post-terremoto utile a guidare la ricostruzione avendo come obiettivo la qualità urbanistica e architettonica omogenea dei territori colpiti da un sisma dalle caratteristiche decisamente inedite. La Regione Umbria ha quindi organizzato due giornate a Spoleto e a Norcia, luoghi prescelti per ospitare una serie di incontri, il 30 giugno e l’1 luglio, con la partecipazione dell’Ordine degli Architetti e delle Scuole di Formazione, validi anche per il conseguimento dei crediti formativi obbligatori, e ai quali sarà possibile partecipare iscrivendosi nell’apposita sezione sul sito www.laboratorioperlaricostruzione.it. L’occasione è stata scelta anche per l’inaugurazione ufficiale del Centro polifunzionale di Norcia. Nel corso delle giornate, oltre ai sopralluoghi nei luoghi colpiti dal sisma a Norcia, si discuterà sulla ricostruzione e si attiveranno gruppi di lavoro e tavoli tematici per ragionare anche sulla metodologia della ricostruzione oggi, che impone un cambio di passo e, dal “dove era, com’era”, concetto proprio della ricostruzione post terremoto degli anni '70, aprire un dibattito sulla qualità architettonica e sulla necessità di una nuova cultura dell’uso dei materiali da impiegare in futuro. Il tutto con il contributo di esperti tra cui Francis KERE’, architetto dalla fama internazionale.
<< Già nel mese di aprile la Regione Umbria si è fatta carico di promuovere un dibattito su questo tema al Fuorisalone di Milano con la partecipazione del Commissario straordinario per la Ricostruzione, Vasco ERRANI, e lo stesso architetto BOERI - ha dichiarato la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia MARINI. La riflessione muove dalla constatazione che, superata la fase dell’emergenza, il passo successivo sia quello di coniugare il tema della continuità della vita sociale ed economica di queste aree, con quello specifico della ricostruzione che dovrà essere fortemente partecipata, in sicurezza e legalità, e che dovrà sì recuperare il passato, ma soprattutto programmare il futuro. Siamo convinti - ha aggiunto la Presidente - che la ricostruzione possa costituire una irripetibile opportunità per un nuovo modello di sviluppo di un’area interna come quella della Valnerina. Ovviamente non esistono dei modelli prestabiliti per realizzare una buona ricostruzione; molto infatti cambia in base al territorio, al momento storico e anche agli strumenti e alle risorse finanziarie a disposizione. Gli interventi che si andranno a realizzare da qui ai prossimi anni hanno la peculiarità di collocarsi nel cuore di aree interne di una regione a sua volta interna. Di conseguenza, l’opera di ricostruzione dovrà essere accompagnata da una visione che abbia un orizzonte molto ampio, con una grande attenzione soprattutto ai temi della coesione sociale. Il laboratorio per la ricostruzione, con il contributo di tutti gli attori pubblici e privati che saranno protagonisti di questa ricostruzione-rinascita dovrà servire proprio a questo, anche per favorire tale processo, nonché garantire l’utilizzo oculato e fruttuoso delle consistenti risorse che saranno investite in queste aree >>.
Il programma del 30 giugno, a partire dalle ore 10.30, prevede un sopralluogo a Norcia nei luoghi colpiti dal sisma e, a seguire nel pomeriggio, un momento di verifica e discussione nel sempre nella stessa città. Nella serata la discussione si sposterà alla Spoletosfera, realizzata dall’Arch. FULLER nel 1967 per il Festival dei Due Mondi e successivamente donata al Comune di Spoleto, per l’incontro con l’Arch. Francis KERE’. Il 1 luglio, a Spoleto, a cura dell’Arch. BOERI, a Palazzo Collicola - Centro per le Arti Visive, si aprirà una sessione di dibattito e approfondimento tematico articolata in otto tavoli, uno per ogni tema della ricostruzione. Nel pomeriggio, il dibattito proseguirà in una sessione generale in cui si approfondiranno i lavori e gli spunti che emergeranno dai tavoli.