di Gianfranco PARIS

Giovedì 22 febbraio, la città di Rieti ricorderà uno degli eventi più importanti della sua storia: la Repubblica romana, di cui in questo mese ricorre il 169° anniversario della proclamazione. Gli eventi iniziarono il 29 gennaio 1849, quando Giuseppe GARIBALDI, che proveniva da Macerata-Ascoli-Arquata-Norcia-Cascia-Leonessa-Rivodutri, giunse a Rieti, acclamato dai giovani liberali che avevano aderito alla Carboneria, per completare la costituzione della Prima Legione italiana che aveva il compito di difendere la appena nata Repubblica romana dai francesi scesi a sostegno di Papa Pio IX. Tra questi il giovanissimo reatino Ludovico PETRINI, che dopo l’unità d’Italia diventerà Sindaco di Reti dal 1870 al 1877. GARIBALDI, appena arrivato a Rieti, si acquartierò nel palazzo di proprietà del Marchese COLELLI vicino Porta d’Arci nella via oggi dedicata all’eroe dei due mondi e vi rimase fino al 13 aprile del 1849 quando, con la Legione al completo, si avviò prima verso Anagni e poi verso Roma per resistere all’attacco dei francesi che intanto erano sbarcati a Civitavecchia. In quei 4 mesi i reatini vissero in diretta momenti entusiasmanti di novità politiche ispirati agli ideali diffusi dall’illuminismo.

 

Infatti, subito dopo la dichiarazione di decadenza del potere temporale dei Papi, furono convocate le prime elezioni a suffragio universale del mondo per la elezione dei  deputati alla costituente della Repubblica che avevano il compito di redigere quella che fu la prima costituzione repubblicana in senso moderno del mondo. A quella costituente furono eletti quattro deputati reatini che parteciparono attivamente ai lavori dell’assemblea fino alla approvazione definitiva della costituzione. La città intera in quei mesi respirò, con la presenza in città di Giuseppe GARIBALDI, l’epopea risorgimentale partecipando attivamente ai fatti che prepararono l’unità nazionale. Il ricostituito Comitato Provinciale dell'Istituto Storico del Risorgimento, che ha la sua sede presso l’Archivio di Stato di Rieti, ha scelto questa ricorrenza per presentare al pubblico reatino e sabino il nuovo programma di attività e per ricordare l’evento con una dotta conferenza del Prof. Gian Biagio FURIOZZI, Ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Perugia, città che, insieme a Terni, partecipò attivamente alla Repubblica romana perché entrambe, come Rieti, facenti parte dello stato pontificio. Il Prof. FURIOZZI parlerà sul tema: “Repubblica Romana e modernità di Giuseppe MAZZINI”, il grande pensatore italiano che visse interamente per l’ideale risorgimentale e che pagò amaramente per aver vagheggiato un’Italia repubblicana anziché monarchica.

La costituzione della Repubblica romana contiene la sostanza del pensiero mazziniano che fu poi adottata nel 1946-48 per la redazione della vigente Costituzione della Repubblica italiana. All’evento parteciperanno gli allievi del Liceo musicale “Elena principessa di Napoli” di Rieti che animeranno un intermezzo musicale a tema risorgimentale, ai quali sarà donata la rievocazione della Repubblica romana del Prof. Angelo SACCHETTI SASSETTI, contenuta nel libro “Rieti nel Risorgimento”, ristampato in questi giorni a cura di Gianfranco PARIS e Gino MARTELLUCCI, e di nuovo in libreria in via Roma insieme ad altri testi editati in occasione della recente commemorazione del 150° anniversario della Campagna dell’Agro romano. La conferenza di giovedì 22 febbraio è stata organizzata anche con la collaborazione dell'Archivio di Stato di Rieti, dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, del Comune di Rieti, dell'Associazione Culturale Domenico PETRINI, dell'Associazione Culturale Amici della Sabina, e dall’Università della Terza Età.