La presenza della zootecnia, curata dall’ARA - Associazione Regionale Allevatori, dall’AIA e dalle altre Associazioni dei Sistema Allevatori, è uno dei piatti forti della kermesse che tornerà nella location di Umbriafiere, dal 29 al 31 marzo, per la 51^ edizione di “Agriumbria”. Un binomio vincente, quello tra Agriumbria e il mondo delle Associazioni Allevatori, che è stato da sempre uno degli assi portanti di questa grande manifestazione. Tra i protagonisti di questa edizione ci sarà la Chianina, tra le più popolari e conosciute razze bovine italiane e che anche quest'anno arricchirà il panorama zootecnico di Agriumbria. Infatti, in programma c'è la mostra regionale umbra che, così come è già avvenuto in passato, costituirà un appetitoso aperitivo della mostra nazionale, che si terrà a primavera inoltrata in terra di Toscana. In materia di allevamento del “Gigante bianco”, l'Umbria non è seconda a nessuno: con circa 8mila fattrici (su oltre 22mila) e con i suoi 500 e passa allevamenti iscritti al Libro genealogico dell'Anabic (che non a caso ha sede a Perugia) è da considerare il principale polo produttivo di questa razza.
Un bovino oggi particolarmente caro agli allevatori italiani per i suoi numerosi punti di forza: velocità di accrescimento, precocità e resa alla macellazione, qualità organolettiche della carne, facilità di parto, attitudini materne e capacità di adattamento all'allevamento estensivo, in regime brado e semibrado. Senza naturalmente dimenticare sua maestà la fiorentina, o l'IGP Vitellone bianco dell'Appennino centrale, di cui la Chianina è tra gli assi portanti. Dunque, appuntamento a bordo ring, per una "regionale" che sarà sicuramente all'altezza delle aspettative. Tra i grandi eventi del settore zootecnico ci saranno le mostre nazionali dei bovini di razza Limousine, Charolaise e Romagnola. Importante sarà la presenza dei bovini da latte, razza Frisona. Di notevole interesse per i tanti operatori e visitatori saranno le esposizioni di capi di ovini, caprini, animali da cortile, selvaggina.