Da lunedì 18 maggio, come stabilito dal protocollo condiviso tra la CEI - Conferenza Episcopale Italiana e il Governo, sarà possibile tornare a celebrare la Messa con il Popolo, questo dopo la sospensione decisa per prevenire e contenere il contagio da Coronavirus (nella foto, di Massimo RENZI, il Vescovo della Diocesi di Rieti, Mons. Domenico POMPILI). Le disposizioni in materia prevedono alcune limitazioni, a partire dal numero dei fedeli che potranno accedere all’edificio per partecipare alla celebrazione, stabilito per ogni chiesa in base allo spazio disponibile e alla possibilità di garantire le necessarie distanze tra le persone. Sarà obbligatorio per i fedeli indossare la mascherina e tenere conto di alcuni accorgimenti durante la liturgia, che comprendono l’omissione dello scambio del segno di pace e le modalità di raccolta delle offerte. Il sacerdote dovrà indossare guanti monouso durante la distribuzione delle Comunione, che avverrà senza contatto con le mani dei fedeli. All’ingresso delle chiese saranno messi a disposizione flaconi di liquido disinfettante. L’accesso ai luoghi di culto è vietato alle persone che manifestino febbre o sintomi influenzali e a tutti coloro che hanno avuto contatti con malati di Covid-19 nei 14 giorni precedenti.
Durante la liturgia non sono permessi i cori e l’uso di sussidi cartacei. La chiesa, le superfici e gli oggetti interessati dalla liturgia verranno igienizzati dopo ogni celebrazione. Il rispetto di queste regole sarà richiesto anche in caso di Battesimi, Matrimoni, Unzione degli Infermi ed Esequie. La Confessione sarà amministrata in un luogo apposito, ampio e areato. Processioni e feste patronali sono sospese. L’accesso per la preghiera personale resta libero, sempre mantenendo la distanza di sicurezza. Il rispetto delle prescrizioni sarà verificato da personale incaricato dal legale rappresentante della parrocchia. Appositi cartelli verranno posti all’ingresso delle chiese per informare i fedeli. Saranno presenti segnaposto per facilitare la disposizione delle persone nell’aula e dispensatori di liquido disinfettante all’ingresso delle chiese.