BIC Lazio ha avviato un confronto con gli operatori del reatino sulle modalità di realizzazione di nuove iniziative di ospitalità non tradizionale, strettamente collegate a programmi ed azioni di promozione e valorizzazione dei territori, in linea con alcune esperienze di successo già realizzate in altre parti della regione ed alla luce delle opportunità oggi offerte dalla nuova normativa regionale in tema di ospitalità non alberghiera. In particolare questo pomeriggio a Rieti, nel corso del convegno dal titolo: “L’ospitalità del nuovo turismo: l’albergo diffuso”, BIC lazio ha presentato il modello di albergo diffuso così come definito in un suo studio, che ha individuato i principali fattori di successo e le condizioni di sostenibilità di questa nuova forma di ospitalità. L’albergo diffuso è una proposta turistica innovativa. Ha una struttura che si potrebbe definire “orizzontale” e si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri (accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti) ed alloggiando però in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e l’area ristoro.
E' una formula particolarmente adatta a borghi e paesi caratterizzati da centri storici di interesse artistico ed architettonico che, in questo modo, possono recuperare e valorizzare vecchi edifici ed al contempo evitare di risolvere i problemi di ricettività turistica con nuove costruzioni. Gli edifici dell’albergo diffuso sono infatti di norma case di pregio, o almeno abitazioni tipiche e di interesse storico e culturale, ristrutturate ed ammobiliate in modo tale da coniugare i comfort dei servizi con l’autenticità della proposta. << L’albergo diffuso - ha dichiarato il Presidente di BIC Lazio, Enrico D’AGOSTINO - è un modello che ha già dimostrato di saper frenare il degrado e lo spopolamento dei borghi del nostro paese e proprio per questo andrebbe incentivato. Un maggiore ricorso a questa nuova forma di ospitalità permetterebbe di rivitalizzare i centri storici dei comuni laziali e favorire la valorizzazione dell’intero territorio. E’ tra l’altro un modello di sviluppo che non crea impatto ambientale dal momento che non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare, ristrutturare e mettere in rete quello che esiste già. Inoltre, un albergo diffuso anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell’offerta >>. Uno strumento quindi fra i più adatti ad ampliare la ricettività senza deturpare il paesaggio. Un modo per immergersi nella cultura locale ed essere, seppur temporaneamente, parte della comunità in cui si sceglie di trascorrere le vacanze. L'idea di base è che, più che clienti di un albergo, si sia per qualche giorno parte di un vero e proprio vicinato, qualcosa che ha a che vedere con la vita di una comunità temporanea. Coloro che fossero interessati alla creazione di un albergo diffuso possono rivolgersi a BIC Lazio che, dopo una attenta analisi territoriale, avvierà un percorso di accompagnamento guidando l’aspirante imprenditore verso l’elaborazione di un business plan ed assistendolo nello sviluppo e promozione della sua attività. Il percorso può essere rivolto sia ai potenziali imprenditori sia alle amministrazioni locali interessate a cogliere le opportunità di questo innovativo modello di sviluppo turistico. Per maggiori informazioni è possibile contattare BIC Lazio al Numero Verde 800.280320.