Il quarto Congresso della FAI CISL ha riconfermato il Segretario uscente, Giovanni GABRIELI, alla guida della Federazione provinciale. Presso la Sala conferenze della CCIAA di Rieti i delegati al Congresso hanno approvato unitariamente la relazione di sintesi e i contributi emersi dal dibattito. Al centro degli interventi l’importanza dell’attività sindacale, tesa in questo particolare periodo a cercare nuovi modelli contrattuali. E il modello concertativo quale metodo più idoneo da adottare nel confronto con le controparti per il raggiungimento di obiettivi in grado di garantire innanzitutto sicurezza sul lavoro e adeguamento del salario all’inflazione reale. Ma anche qualità del lavoro e maggiore dignità del lavoratore in qualsiasi settore esso operi. In particolar modo nel settore agricolo, dove l’attività non è ancora equiparata ad una giusta retribuzione e al riconoscimento sociale di un’attività che in alcune zone del nostro territorio è prevalente. I delegati, pur riconoscendo l’importanza della riforma agricola, hanno evidenziato che non si sono raggiunti ancora obiettivi di vera tutela per i lavoratori precari. La FAI CISL ha sollecitato un maggior controllo da parte degli organi ispettivi contro il lavoro nero e denuncia il dilagare della libera contrattazione tra datore di lavoro e lavoratore. Infine, GABRIELI ha auspicato una maggiore attenzione sul progetto della filiera per la produzione di carni di eccellenza, tema di strettissima attualità per le recenti vicende dell’INALCA, che legherebbe il comparto industriale con quello agricolo, con ripercussioni positive per quest’ultimo.
L’intervento del Sub Commissario CISL PESCETELLI ha riportato l’attenzione sull’attuale scenario economico e sugli effetti che la crisi produrrà su investimenti e produttività in Italia e sul nostro territorio. Ha auspicato una maggiore unità sindacale rimarcando l’importanza della recente riforma contrattuale. << Per ciò che concerne il nostro territorio - ha dichiarato Bruno PESCETELLI - l’unico dato positivo e degno di nota emerso in questi mesi (visto che il cosiddetto Patto per Rieti sembra ancora fermo ad una fase descrittiva) è la definizione entro qualche mese del Polo Logistico di Passo Corese, in grado di offrire lavoro a circa 1.500 persone >>. E nell’individuare nuove possibilità di sviluppo per Rieti capoluogo, PESCETELLI ha puntato l’indice sulla riconversione delle ex aree industriali: << Un patrimonio da recuperare per uno sviluppo programmato della città in grado di ridare ossigeno anche al commercio e di conseguenza al settore agricolo >>.