Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
<< In data odierna sarà affisso in città il programma dei momenti civili e religiosi che accompagneranno la comunità eugubina a vivere un profondo e condiviso omaggio al patrono Ubaldo - si legge in una nota del Sindaco Filippo Mario STIRATI. E’ un anno particolare, che vivremo senza il momento che rappresenta l’anima della Festa dei Ceri, la Corsa dei Ceri, e tutti quei gesti e riti che annualmente, immancabilmente, l’accompagnano. Sono la passione e l’ardore dei ceraioli, ma sono anche gli abbracci, i sorrisi, le lacrime di ogni eugubino, nessuno escluso, che ogni 15 maggio celebra in coro Sant’Ubaldo, cittadino, vescovo e patrono. Insieme alla Diocesi di Gubbio e alle componenti ceraiole ho preso atto della volontà del popolo eugubino di ridurre all’essenziale il programma che conduce alla celebrazione dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 16 maggio del 1160. Non avremo la Festa dei Ceri, nessuno può sostituirla né presentarla in forma diversa da quella che secoli di storia ci hanno restituito. In questo particolare anno, caratterizzato da una pandemia ed emergenza sanitaria mondiale, con responsabilità abbiamo deciso, insieme, di onorare la Festa, ma in modo diverso, principalmente ribadendo quei valori che la rendono unica perché legata alla ricorrenza dell’eugubino più grande, defensor cvivitatis che anche in questo drammatico 2020, possiamo ben dire, ha protetto tutti gli Eugubini.
In questa cornice di sconforto per la decisione assunta relativamente all’annullamento della Festa dei Ceri, la responsabilità di un popolo maturo e la necessità di vivere con sobrietà l’omaggio a Sant’Ubaldo ci hanno spinto ad aprire un confronto con la Diocesi di Gubbio e le componenti ceraiole, che ringrazio, per capire quale forma rappresentasse l’esigenza profonda e viscerale della comunità. La difficoltà di fare sintesi è stata risolta dal popolo eugubino coerente e capace di manifestare con forza e serenità quale fosse il modo migliore per vivere un 15 e 16 maggio da comunità matura ed unita - prosegue la nota ufficiale. Ogni singolo momento ha un’unica natura: è rivolto alle festività ubaldiane seguendo il programma che da secoli viviamo sia negli aspetti civili, come il suono del campanone, che in quelli religiosi, come il Triduo di preparazione alla festa del patrono. A questi riti da sempre svolti e non legati alla Festa dei Ceri, bensì all’omaggio a Sant’Ubaldo, abbiamo mantenuto il saluto del Sindaco e del Cappellano dei Ceri ai ceraioli defunti al Cimitero e quello al Mausoleo dei 40 Martiri perché ritengo giusto rivolgere un’attenzione di popolo a chi ci ha preceduto nella storia e ha sacrificato la propria vita per gli altri.
Mi preme ricordare l’importanza del 2020 per andare nel profondo delle radici della Festa dei Ceri e ritrovare i valori essenziali, per questo abbiamo deciso, tutti insieme, di riprendere il rito antico delle luminarie. Da domani saranno consegnate le torce dai volontari della Protezione Civile agli abitanti di Gubbio affinché possano essere accese il 15 ed il 16 maggio, dalle ore 20.45 alle ore 24.00, quale offerta comune al patrono Ubaldo. Saranno privilegiati gli abitanti lungo il percorso dei Ceri per far sì che il gesto sia omogeneo e riconduca la Corsa dei Ceri all’omaggio di cera che sin dai primi anni dalla morte di Sant’Ubaldo Gubbio presentava al suo protettore - conclude la nota del Sindaco STIRATI. Auspico altresì che ogni eugubino, a prescindere da dove abita, possa comunque unirsi al gesto corale che segnerà il 2020: un anno drammatico e sofferto, ma che Gubbio e gli eugubini sapranno trasformare, di sicuro, in fiera rinascita >>.