Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL si uniscono alla Comunità di Amatrice e al suo Sindaco nella protesta avanzata per il mancato riconoscimento, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’insegnamento della lingua inglese presso il locale Liceo Scientifico. << La inaccettabile decisione, che si aggiunge a quella di Magliano Sabina, secondo noi, è il frutto di una modalità di applicazione delle normative e dei tagli in esse contenuti, inappropriata alle reali esigenze di questa Provincia, della nostra gente, ed è un ulteriore atto di incoerenza rispetto alle parole che si usano quando tutti si dicono pronti a difendere le piccole comunità dall’isolamento e dallo spopolamento: ha proprio ragione il Sindaco FEDELI!. Per noi, inoltre, questa decisione, purtroppo, è solo l’annuncio di ciò che potrà accadere nel mondo delle istituzioni scolastiche provinciali se, come tutto lascia intendere, nei prossimi giorni si comincerà ad applicare la Riforma GELMINI. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: decine di plessi scolastici rischiano la chiusura e decine di operatrici e operatori saranno “perdenti posto” a cominciare dai precari (supplenti e collaboratori). In un momento drammatico di crisi le famiglie residenti nella nostra provincia saranno chiamate ad affrontare maggiori sacrifici anche economici per assicurare ai loro ragazzi la frequenza nella scuola.
Quello che serve invece è esattamente il contrario ed allora ci auguriamo che la denuncia del Sindaco di Amatrice e della sua popolazione venga raccolto dagli altri sindaci e inizi una mobilitazione generale con alla testa le nostre rappresentanze istituzionali provinciali, regionali e nazionali. Certo, in momenti come questi, di fronte a simili scenari ci vorrebbe (o ci sarebbe voluto) proprio un emendamento da presentare in Parlamento o in Consiglio regionale, di quelli che, in pochi minuti, e per varie situazioni vengono presentati e accolti. Ci vorrebbe quella voglia di rappresentare le esigenze di un territorio e dei suoi cittadini. In mancanza di ciò non possiamo fermarci ed ecco perchè CGIL, CISL e UIL non solo sono a disposizione per ogni eventuale azione concreta e di merito a difesa del futuro della nostra provincia, ma si faranno promotrici di iniziative sindacali e politiche >>.