Pubblichiamo integralmente un comunicato stampa a firma di Luca BATTISTI, Segretario provinciale del PdCI di Rieti:
<< La Segreteria del PdCI di Rieti giudica gravissima la decisione del Presidente della Giunta Regionale Lazio Pietro Marrazzo di estromettere i Comunisti Italiani dal Governo Regionale modificando in senso moderato l’asse politico della Regione, cambiando di fatto la maggioranza e tradendo gli impegni assunti con gli elettori. Questa decisione illumina il senso delle politiche antipopolari degli ultimi tempi, che hanno visto i comunisti criticare l’accettazione da parte di Marrazzo della nomina a Commissario del Governo sulla Sanità, contrastare la reintroduzione dei ticket, vera e propria tassa sulla malattia, la riduzione di 1000 posti letto negli ospedali senza prima avviare i servizi territoriali e proporre soluzioni e equilibrate al problema della vendita degli alloggi delle ATER, che riguarda migliaia di famiglie nel Lazio. Per questo siamo stati espulsi ma per questi interessi continueremo a lottare con maggiore determinazione convinti di rappresentare i lavoratori e le fasce più deboli della società. I comunisti reatini esprimono preoccupazione per le scellerate scelte politiche del PD che scarica sulla società le sue crisi interne e l’incapacità di sviluppare una opposizione credibile alle politiche antipopolari della destra, indeboliscono la democrazia cancellando dal Parlamento Italiano le forze di progresso di ispirazione socialista, ambientalista e comunista, aprono conflitti all’interno del centrosinistra a tutti i livelli.
Per questo motivo il PdCI di Rieti ritiene preoccupante il silenzio sulle proposte avanzate al tavolo del centrosinistra che riguardano:
- Istituzione di un fondo di solidarietà della Provincia, a sostegno dei lavoratori che perdono il lavoro attraverso l’anticipazione della cassa integrazione al fine di garantire la continuità del reddito;
- Istituzione del salario sociale attraverso l’utilizzo delle leggi regionale ed europee;
- Individuazione di meccanismi di inserimento o reinserimento al lavoro basati sui criteri di “bisogno” e di “anzianità di iscrizione” alle liste di collocamento ( insomma limitazione, per quanto possibile, della chiamata nominale che esclude i meno protetti, soprattutto per le aziende che ricevono finanziamenti e sostegni pubblici ). Tutto ciò per quanto di competenza della Provincia anche attraverso la sua iniziativa politica di sollecitazione legislativa regionale e nazionale;
- Obbligo di stabilizzazione, da parte delle imprese, dei lavoratori a contratto di formazione e degli stagisti transitati dal Centro Provinciale per l’Impiego;
- Stabilizzazione degli LSU;
- Definitiva soluzione dell’annosa questione che vede coinvolte centinaia di famiglie delle case popolari, che non riescono ancora a definire le procedure di acquisto delle case da esse abitate e messe in vendita dallo IACP di Rieti ormai 14 anni orsono;
- Costituzione della Società pubblica di gestione delle risorse, del servizio idrico e per l’imbottigliamento dell’acqua e opposizione intransigente al tentativo del governo nazionale di privatizzare l’acqua stessa;
- Terminillo: realizzazione dei progetti già elaborati dalla Provincia volti al superamento della monostagionalità turistica nel maggior rispetto dell’ambiente e nella sua valorizzazione.
- Costruzione di un Consorzio dei Comuni per la gestione del ciclo dei rifiuti nell’ottica della totale raccolta differenziata e del riciclaggio;
- Superamento dell’isolamento della provincia e del Comune di Rieti sia assumendo la priorità dell’ampliamento della Salaria individuando direttrici di collegamento sia verso l’Umbria, attraverso Leonessa, che verso il Viterbese, attraverso Magliano (tunnel?) e il completamento della Rieti/Terni;
- Impegno della Provincia per indurre la Regione Lazio a destinare le risorse necessarie per conservare il numero dei plessi scolastici, delle classi e degli insegnanti;
- Open source per la pubblica amministrazione, sviluppo della banda larga su tutto il territorio provinciale e wi-fi pubblico;
- Approfondimento degli aspetti istituzionali alla luce delle trasformazioni di tutta la Regione Lazio e delle regioni limitrofe correlate con la legge istitutiva di Roma Capitale.
Non vorremmo che questo silenzio significasse contrarietà alle nostre proposte, evidenziando una diversa e incomponibile sensibilità. In ogni caso il nostro impegno è quello di realizzarle, con tutte le forze disponibili, anche attraverso una candidatura della sinistra alla guida della Provincia di Rieti. Continuiamo infatti a pensare che le condizioni essenziali per la ricostituzione di un’alleanza politica credibile passi attraverso il rispetto della dignità di tutti, dei patti sottoscritti con gli elettori e soprattutto con l’assunzione di un programma di governo socialmente avanzato capace di attenuare gli effetti devastanti di una crisi finanziaria, economica, istituzionale e morale che colpisce i lavoratori, il ceto medio e le fasce sociali più deboli >>.