<< C’era qualcuno che nella San Lorenzo occupata dai tedeschi la paura la faceva volteggiare in aria con occhi persi e riusciva a trasformarla in pane, alcune volte. Romano COLOMBAIONI, clown, intratteneva le truppe tedesche facendo magicamente ruotare bombe a mano, premio, era il cibo per la gente di San Lorenzo che ritrovava magie in un tempo senza sogni >>. A lui è dedicata la mostra fotografica "Il monello", di Gianfranco DE FELICE, curata da Barbara PAVAN e promossa dall'Associazione Studio7.it, che si aprirà il prossimo 21 febbraio presso il Lungovelinocafè di Rieti. Dieci scatti fotografici stampati da ingranditore su carta baritata compongono questo "racconto fotografico" incentrato sullo sviluppo di un testo teatrale, Alone together, dedicato a Romano COLOMBAIONI, clown circense. Il tempo dinamico del teatro si è rallentato fra i diaframmi dello scatto, momenti della rappresentazione teatrale sono trasmigrati all'esterno della futura casa della memoria di San Lorenzo a Roma con l'attore dello spettacolo Marco DI STEFANO. Un nuovo scenario si è dipanato attraverso la macchina fotografica per raccontare in bianco e nero la storia strana e un pò magica di Romano COLOMBAIONI. Romano, clown da generazioni e personaggio felliniano, è morto sconosciuto in patria, senza memoria.
Era bambino sotto l'occupazione nazista a San Lorenzo, si aggirava a caccia di avventure e pane nel quartiere dove la Famiglia COLOMBAIONI era sfollata. Spesso per intrattenere le truppe tedesche faceva il giocoliere durante il rancio, utilizzando non le normali clave, ma granate, bombe a mano a volte ancora cariche. Durante la guerra il cibo aveva un prezzo altissimo e tra la tragicità ilare dei presenti, se aveva salva la vita, premio era un barattolo di 5 chili di pomodoro per gli abitanti del quartiere. Non a caso Federico FELLINI prima e Dario FO poi hanno sempre tentato di tenere viva la luce di questo onirico mago circense, pochi ne trattengono la scia, ma la sua luce brilla ancora. La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo.