A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:
<< Nel mio intervento di domenica scorsa dedicato alla proposta dello assessore del comune di Rieti Boncompagni di realizzare un’isola ecologica nel territorio della zona artigianale di Vazia avevo lodato il presidente dell’ASM di Rieti dott. Gerbino per la proposta di realizzarla invece nell’ex zona industriale Rieti-Cittaducale, contrapponendo questa buona idea a quella dell’assessore comunale Boncompagni.
L’ASM in una nota del 7 ottobre u.s. per tutto ringraziamento mi ha rifilato un solenne “scapaccione” accusandomi di imprecisione e di superficialità nel valutare le fonti delle mie informazioni. Francamente una reazione me la sarei aspettata da Boncompagni, ma egli ha taciuto dimostrando più saggezza politica dell’Azienda.
Dice l’ASM che non ha mai predisposto un progetto per la realizzazione di isole ecologiche per la raccolta differenziata e che i finanziamenti della regione Lazio per l’approntamento di tali strutture risalgono a sei anni fa. Afferma invece di aver presentato un progetto per la realizzazione di un impianto per il trattamento meccanico biologico da rifiuti da collocarsi presso il Centro di Raggruppamento temporaneo di Casapenta.
E dopo aver affermato di essere estranea alla proposta di collocamento di un’isola ecologica a Vazia, idea che appartiene solo al Bocompagni, dice ancora che forse la scelta più efficace, efficiente ed economica sarebbe quella di collocare l’isola in questione proprio a Casapenta.
Quindi se è vero che io ho impropriamente attribuito all’ASM di aver proposto un progetto per un’isola ecologica nel Nucleo industriale, è altrettanto vero che l’ASM ritiene che tale progetto sarebbe bene che fosse collocato a Casapenta, dove l’ASM già gestisce un Centro di Raggruppamento temporaneo.
Possiamo dire allora che se non c’era un progetto, c’era comunque l’intenzione. E i radioascoltatori mi scuseranno se ho scambiato l’esistenza con l’intenzione.
Ma è facile che chi scrive possa cadere in questi piccoli tranelli perché raccogliere notizie esatte nel mondo politico reatino, ma anche italiano, cercandole tra politici che stanno nella stessa coalazione, ma che si fanno le scarpe, è molto difficile e soprattutto insidioso.
Inoltre ora è chiaro che l’Azienda ha predisposto da tempo un progetto per la realizzazione di un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti da collocare sempre a Caspenta.
Tutto questo conferma l’esattezza del mio rilievo diretto alla proposta dell’assessore Boncompagni che, a detta dell’ASM, ignora da sei anni l’esistenza di finanziamenti regionali per la realizzazione di isole ecologiche e soprattutto ignora l’esistenza del progetto per la realizzazione di un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti da collocarsi a Casapenta, che è certamente il luogo più adatto per risolvere il problema della “monnezza” reatina.
Se pertanto avevo lodato il dott. Gerbino per la scelta di un progetto “fantasma” nella zona dell’ex nucleo industriale Rieti-Cittaducale, a maggior ragione mi sento di lodare l’ASM nel suo complesso per le due proposte sopra citate.
Non capisco perché l’ASM, che nel mio articolo veniva giudicata positivamente, abbia ritenuto di prendersela con me. Forse con la sua nota quei furbacchioni hanno voluto dire a me quel che invece avrebbero voluto dire a Boncompagni. E dal loro punto di vista li capisco perché Gerbino e Boncompagni militano nella stessa maggioranza che governa la città di Rieti dal 1994 e, anziché litigare direttamente, preferiscono inviarsi messaggi trasversali dei quali io sono stato immeritevole strumento.
Ma un’altra domanda mi frulla per la testa. Perché l’ASM ci tiene tanto a smentire la mia affermazione di aver proposto la realizzazione di un’isola ecologica nella zona dell’ex nucleo industriale Rieti-Cittaducale?
Io ho affermato che nell’ex nucleo industriale è in atto un processo di nuova speculazione edilizia con immobili di tipo commerciale ad alta rendita con basso investimento nel quale la Mano nera la fa da padrona.
E’ possibile che si tratti di un messaggio trasversale per assicurare qualcuno che, per carità, “da noi non ci sono da temere fastidi!”. Anche in questo caso io sarei uno strumento inconsapevole ed immeritevole, non vi pare? Ma forse tutto questo è frutto della mia fantasia dietrologica.
Purtroppo però ne ho viste di tutti i colori, e difficilmente mi sbaglio, anche se spesso lo vorrei.
Intanto dopo essermi preso uno “scapaccione” per quanto ho scritto a proposito dell’isola ecologia di Vazia, ora mi aspetto un pugno da K.O. Ma sono pronto da pararlo >>.