"Il Decreto legislativo 231/2001 come opportunità per l’Azienda". Questo il tema attorno al quale è ruotato il convegno (nella foto) svoltosi presso la Camera di Commercio di Rieti ed organizzato in collaborazione con la società High Quality Labs. Un convegno che è stato trasmesso anche in streaming, permettendo ad aziende, professionisti, istituzioni e cittadini interessati di approfondire comodamente la tematica e seguire i lavori del convegno semplicemente connettendosi attraverso il sito camerale. << Una modalità di diffusione degli eventi camerali - ha dichiarato il Presidente della CCIAA reatina - che intendiamo implementare anche per i prossimi appuntamenti di formazione, informazione ed approfondimento organizzati presso il nostro Ente unitamente ad una videoteca dalla quale attingere gli atti dei lavori >>. Ad introdurre i lavori, dopo il saluto ed una breve presentazione del progetto da parte del Presidente REGNINI, è stato l’Avv. Manuel SARNO del Foro di Milano, che ha trattato dei criteri di imputazione della responsabilità dell’ente ex D. Lsg. 231/2001, dei reati presupposto, del processo e delle sanzioni. L’Avv. Giorgio CALESELLA del Foro di Milano ha relazionato sul “Modello di organizzazione, gestione e controllo come strumento di tutela aziendale”, illustrando le modalità di costruzione di un modello efficace ed efficiente per la gestione del rischio oltre ai documenti allegati al modello, alla sua implementazione nel sistema aziendale ed alla formazione continua e differenziata dei destinatari del Modello.
L’organismo di vigilanza, l’attività ispettiva ed i riflessi per l’azienda sono stati al centro dell’intervento dell’Avv. Carlo NICOLO' del Foro di Roma, mentre il Presidente di BIC Lazio, Enrico D’AGOSTINO, ha analizzato i motivi pratici che portano un imprenditore ad adottare un Modello di controllo e un Organismo di Vigilanza nella struttura aziendale. Di rilievo anche gli interventi del Comandante della Guardia di Finanza di Rieti, Vincenzo TEDESCHI, del Prof. Dario ANDRETTA, e del Dr. Luigi ROCCA che hanno animato il dibattito. I lavori del convegno hanno approfondito in particolare il contenuto innovativo del Decreto Legislativo 231/2001 che ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano per la prima volta un criterio di imputazione della responsabilità delle persone giuridiche conseguente alla commissione di un reato (da parte di un soggetto apicale o subordinato dell’impresa) volto a consegnare un vantaggio all’azienda medesima. Anche se in vigore da quasi un decennio, l’applicazione pratica della normativa si è rivelata disomogenea sul territorio. Cionondimeno, sempre più numerosi e frequenti sono i casi che hanno visto realtà, anche di primo piano del ceto imprenditoriale, sottoposte alle indagini ed ai significativi rigori declinati dalla disciplina sia in termini di sanzioni finali che di misure precauzionali.