Su tutto il territorio dell’Ambito Territoriale di Caccia Rieti 2, da martedì prossimo, inizieranno i rilevamenti per definire le consistenze faunistiche e successivamente le tendenze di ogni singola specie faunistica. Questa operazione è la conclusione di un percorso che ha visto la stretta collaborazione tra l’Assessorato alla Caccia dell’Amministrazione provinciale e l'ATC Rieti 2, una collaborazione che è passata prima per la definizione di un programma di lavoro e poi per la formazione dei censitori; il tutto elaborato e coordinato dal Prof. Settimio ADRIANI, già collaboratore dell’Università della Tuscia per questo specifico settore. << Ci troviamo di fronte ad un passaggio storico nella gestione della fauna selvatica dando scientificità alla gestione del territorio - ha dichiarato Gianfranco GIANNI, Presidente dell'ATC Rieti 2. Questo segnerà il superamento dei conflitti tra caccia e anticaccia e conoscere per gestire sarà il futuro. Il percorso della conoscenza non deve essere e non sarà un fatto episodico ma una strategia che porterà come conseguenza alla definizione di piani di gestione che in sintesi indicheranno quali sono le specie faunistiche in difficoltà e quali quelle in esubero.

Il processo di valorizzazione del territorio deve essere il frutto di strategie di lungo termine basate su metodologie validate e che abbiano l’obiettivo della conservazione per specie faunistiche in difficoltà ma anche piani di prelievo per specie faunistiche in esubero, cinghiale in primo luogo ma anche corvidi e opportunisti in genere. Per questa ragione si deve dare - ha concluso GIANNI - si debbono tenere corsi di formazione per censitori ai quali sarà affidato il sistema del rilevamento dei dati. I dati elaborati potranno essere la base della nuova pianificazione faunistica provinciale, pianificazione che, passerà attraverso un sistema di confronto tra le diverse categorie sociali interessate >>.