L’Ambito Territoriale di Caccia Rieti 2 ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica circa la sospetta irregolarità del sistema di contenimento della specie cinghiale attraverso la tecnica delle catture con il sistema dei “chiusini”. Il Presidente Gianfranco GIANNI chiarisce che l’esposto è stato un atto dovuto per il rispetto che si deve a quella categoria di cittadini che si occupa della gestione della fauna selvatica. << Le ragioni che sono state rappresentate alla Procura - ha dichiarato il Presidente dell'ATC RI 2 - vanno oltre il maltrattamento di animali e riguardano esclusivamente gli aspetti giuridici del sistema delle trappole. Viene tralasciato ogni riferimento all’analisi dei costi di gestione del sistema in quanto attengono alle scelte gestionali dell’Ente Parco anche se trattandosi di utilizzo di denaro pubblico andrebbero analizzati. Un esempio per tutti è quello dei danni da cinghiale che nell’ATC RI 1 sono pari a 50 centesimi di euro per ettaro, nell’ATC RI 2 sono 70 centesimi di euro per ettaro mentre nel Parco Gran Sasso-Laga sono 4 euro per ettaro. Appare di tutta evidenza che dove operano i cacciatori la questione danni è sotto controllo.
E’ bene precisare che, né l’Amministrazione provinciale né gli ATC hanno mai fatto ripopolamenti con la specie cinghiale e chiunque lo avesse fatto al di fuori della legge deve essere perseguito. Pertanto chiunque dichiari che i guai sono cominciati con ripopolamenti per scopi venatori è falso e tendenzioso. Le problematiche all’interno delle aree protette possono essere, invece, riconducibili, al fatto che si è ritenuto di dover conservare senza gestire. Ciò ha provocato squilibri che oggi coinvolgono anche i territori esterni ai parchi. La nuova emergenza sono i lupi. Nell’anno 2009 i danni che questa specie ha provocato all’allevamento reatino superano i centomila euro. Di fatto uguali ai danni provocati dai cinghiali ma nessuno parla di catturare lupi. Il contenimento dei lupi - ha concluso GIANNI - non è un tabù, già avviene in altri paesi Europei. Il fenomeno non deve essere sottovalutato e la diminuzione degli allevamenti di ovini e la drastica riduzione del numero dei cinghiali creerà una nuova specie di selvaggina “il lupo da cassonetto” che già oggi viene avvistata in diverse parti della Provincia Reatina >>.