Il Presidente Fabio MELILLI e gli assessore ai Trasporti, Maurizio VASSALLO, e alle Infrastrutture, Rufino BATTISTI, hanno incontrato la scorsa settimana i rappresentanti territoriali di CGIL, CISL, UIL e UGL per discutere le linee guida dell’aggiornamento della bozza di indirizzo del Piano Provinciale dei Trasporti e della Mobilità. Nel corso dell’incontro si è concordato che l’aggiornamento del Piano sarà improntato sulla realizzazione di un servizio pubblico organizzato secondo uno schema a rete, più moderno e funzionale rispetto all'assetto attuale. Il Piano in discussione, come è noto, è un importante strumento che dovrà trasformarsi, una volta ottenuto il via libera dalla Regione Lazio, in un funzionale e moderno modello di mobilità sul territorio reatino. Dovrà prevedere una serie di collegamenti, che seguiranno lo schema a linea, impostato lungo le direttrici principali origine-destinazione. In grado, quindi, di ottimizzare le distanze, eliminare i doppioni e rispondere alle esigenze più vaste del territorio, anche delle realtà periferiche, con un sensibile aumento della frequenza delle corse e l’istituzione di nuove, laddove non ve ne siano. L’aggiornamento del Piano dei Trasporti, secondo quanto è emerso dall’incontro, dovrà tener conto degli strumenti di programmazione dello sviluppo territoriale di livello regionale, come il Piano Territoriale Regionale Generale, il Piano Territoriale Generale Provinciale, dei sistemi e distretti produttivi locali interregionali e regionali, nonché delle linee guida del Piano Regionale della Mobilità dei Trasporti e della Logistica.
<< Un Piano dinamico, lungimirante, flessibile e suscettibile di cambiamenti - come hanno sottolineato MELILLI e gli assessori VASSALLO e BATTISTI - in risposta alle esigenze emergenti, che miri all’integrazione vettoriale e tariffaria (biglietto unico per più corse) e che preveda misure di sicurezza più adeguate. Ma anche che vada ad offrire prospettive di gestione per la fase di transizione e che contribuisca a migliorare in itinere un Piano dotato di tutte le prerogative di efficienza e funzionalità, atte a soddisfare le esigenze del territorio eliminandone le storiche criticità >>. Il Piano dovrà avere un'impostazione “rivoluzionaria” che, salvaguardando le situazioni occupazionali, preveda margini di nuova occupazione. Per ogni ambito territoriale, da identificarsi col Piano stesso, dovrà tenere conto dei vari poli di attrazione (tribunali, ospedali, scuole, AUSL, università, ecc.) che diventeranno i nodi dello schema a rete. Rete che, a sua volta, dovrà essere concepita in modo tale che i collegamenti entrino nel nodo e se ne allontanino secondo orari cadenzati e di agevole memorizzazione, lasciando spazio a molteplici soluzioni di spostamento. Il nodo diventerà così l’origine e la destinazione per spostamenti che non avverranno più a senso unico ma consentiranno più opzioni. Gli unici collegamenti in deroga allo schema a rete, che dovrà essere definito, saranno dunque quelli scolastici - che tengono conto di una più ampia fascia di categorie ai quali assicurare i servizi minimi - e quelli destinati alle categorie “più deboli” come gli anziani che, privi di mezzo privato, effettuano operazioni di routine in orari diversi da quelli destinati all'utenza scolastica, garantendo in tal modo un servizio minimo. Ciò dovrà ispirare l'adozione di un criterio unitario, dotando i centri abitati di corse verso un polo di attrazione con una serie di coincidenze lungo le direttrici principali. Il Piano dovrà garantire, poi, il rapporto con Trenitalia, per fare in modo che si avvii un processo più ampio di intermodalità ferro-gomma volto ad ottimizzare il sistema trasporti su tutto il territorio. Particolare attenzione dovrà essere data ai collegamenti interprovinciali, in particolare con le regioni limitrofe. << Il Piano - ha concluso MELILLI - dovrà essere un’ipotesi progettuale seria e di grande respiro. Uno strumento condiviso di fondamentale e strategica importanza che sia frutto di un'attenta concertazione con tutti i soggetti coinvolti nel territorio (utenti, associazioni, enti territoriali) >>. Le organizzazioni sindacali e i rappresentanti della Provincia hanno condiviso l’ipotesi che la redazione del Piano Provinciale dei Trasporti e della Mobilità venga affidata, espletate le necessarie procedure, alla Facoltà di Ingegneria de “La Sapienza”, Polo di Rieti. Inoltre, si è concordato con CGIL, CISL, UIL e UGL di istituire due tavoli: uno relativo al trasporto su gomma e l’altro al trasporto su rotaia. Alla riunione sono intervenuti: Claudio DI BERARDINO e Osvaldo ARIGONI per la CGIL, Nando BUSSI e Pietro MELI per la CISL, Alberto PAOLUCCI e Sandro DE LUCA per la UIL, Matteo SIMEONI e Mario MICHELI per l’UGL. Per la Provincia, oltre MELILLI, VASSALLO e BATTISTI, erano presenti il Presidente della Commissione consiliare Trasporti, Bruno CHIARINELLI, e i consiglieri Oreste PASTORELLI e Filippo LUCENTINI.