In via di definizione la stima dei danni dopo l’esondazione del Fosso Corese dello scorso 13 maggio. Dopo un primo incontro tra Amministrazione comunale e cittadinanza, si spera nello stato di calamità, a futuri interventi di manutenzione dell’area e a soluzioni alternative. Circa una trentina i cittadini che hanno partecipato a questo primo faccia a faccia con il Sindaco MAZZEO (nella foto) e gli amministratori locali per fare il punto sull’emergenza esondazione. Ingenti i danni che hanno riportato imprese, attività commerciali e abitazioni private. Per ora sono 24 le segnalazioni di danni pervenute all’Ufficio Tecnico del comune. I danni maggiori sulla Via Salaria, la Via Farense, Via dell’Arci, Via XXIV Maggio (Passo Corese), a Campo Maggiore e nella frazione di Canneto Sabino. Si tratta per lo più di terreni agricoli, attività commerciali, magazzini, scantinati, garage e mura di contenimento. << Per lo stato di calamità - si legge in una nota - bisognerà attendere almeno un’altra settimana quando il Capo della Protezione Civile regionale FEGATELLI, il prossimo mercoledì, si recherà nuovamente nelle zone colpite dall’esondazione per la stima ufficiale dei danni. La relazione definitiva verrà poi sottoposta alla Regione Lazio. Quella dello stato di calamità è la soluzione più idonea per ottenere risorse da impiegare nel risarcimento dei danni alla cittadinanza. In caso di risposta negativa l’Amministrazione comunale sta pensando a soluzioni alternative come una riduzione o una sospensione temporanea del pagamento della TARSU e dell’ICI o prestiti bancari.
Altra questione, la prevenzione. Oltre ad un fascicolo sull’esondazione del Fosso Corese e una delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha intenzione di intraprendere uno studio attento per una eventuale sistemazione dell’intera area. Da programmare un incontro con la Provincia di Rieti e il Consorzio di Bonifica per valutare gli interventi prioritari >>. << Il disagio dei cittadini è anche il disagio di questa Amministrazione - ha dichiarato il Sindaco Vincenzo MAZZEO - la situazione va monitorata anche da parte nostra e noi ce ne facciamo carico nonostante i piccoli corsi d’acqua siano di competenza della Provincia. Credo che la mano pubblica deve intervenire in maniera massiccia e totale ma speriamo che ci venga riconosciuto lo stato di calamità in modo da poter risolvere più velocemente la situazione. Abbiamo aperto il dialogo con la Protezione Civile ma soprattutto con i cittadini che verranno aggiornati e resi partecipi di qualsiasi novità o intervento in merito >>.