Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Direzione provinciale de Il Popolo della Libertà:
<< La Direzione ha preso atto con estrema soddisfazione delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ha escluso qualsiasi ipotesi di scioglimento della Provincia di Rieti. Crediamo opportuno rilevare il tempestivo e costruttivo intervento del Senatore CICOLANI, Il quale, immediatamente dopo che le agenzie di stampa avevano battuto la notizia, si è attivato per scongiurare un’ipotesi che avrebbe rappresentato un danno enorme per il nostro territorio. Va ricordato, infatti, che proprio dopo l’intervento del nostro Senatore, in occasione della riunione dei gruppi del PdL di Camera e Senato, il Presidente BERLUSCONI ed il Ministro TREMONTI, hanno dichiarato che il provvedimento sarebbe stato ritirato. Ciò nonostante, rimane la consapevolezza politica che tutto ciò, rappresenti un allarme, evidenziando pertanto la necessità che l’intera classe dirigente della nostra Provincia, si attivi per scelte, ormai improcrastinabili, sul futuro della nostra terra e della Regione Lazio. Tenuto conto dell’istituzione certa di “Roma capitale”, con la conseguente abolizione della Provincia di Roma, è necessario attivare un dialogo con i comuni ricadenti nella cosiddetta sabina romana i quali per contiguità del territorio e per la loro storia, potrebbero essere ricondotti in un alveo per loro naturale, ricollegandosi con il resto della Sabina.
In tal modo, la Provincia di Rieti, andrebbe ben oltre i 220.000 abitanti, ma soprattutto insieme con le altre province del Lazio, potrebbero costituire un nuovo unicum amministrativo, un’armonizzazione capace di dialogare con Roma Capitale con maggiore dignità e peso politico. La Direzione del PdL reatino, ritiene pertanto necessario, attivarsi da subito, insieme con le altre province del Lazio, per formulare un’ipotesi di un nuovo disegno amministrativo, auspicando che questo processo avvenga insieme a tutte le parti politiche, sociali ed economiche della Provincia, a prescindere dalle appartenenze >>.