Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Segreteria dell'Assessorato provinciale all'Agricoltura:
<< L'Assessore provinciale alla Caccia e Pesca, Oreste PASTORELLI, e il Presidente della Commissione provinciale Caccia, Pesca e Agricoltura, Giuseppe MARTELLUCCI, in merito agli articoli apparsi in questi giorni da parte dei consiglieri provinciale Lidia NOBILI e Angelo LUPETTI, comunicano che quanto affermato è privo di qualsiasi fondamento di verità, facendo venire meno i cardini di correttezza politica e di onestà intellettuale, che sembrano essere merce assai preziosa in questo periodo da parte di alcuni rappresentanti politici, su cui si fondano le moderne società democratiche. Le dichiarazioni rilasciate, infatti, contengono una pletora di falsità ideologiche che servono soltanto a fare demagogia politica fine a se stessa e priva di alcun costrutto e di cui la società civile farebbe volentieri a meno. Nel corso di questi mesi, prosegue l'Assessore PASTORELLI gli uffici dell'Amministrazione provinciale di Rieti e l'Assessorato hanno lavorato intensamente ascoltando, nel corso di diverse riunione, le proposte provenienti dai diversi portatori di interesse coinvolti nella caccia al cinghiale, facendole proprie e organicizzandole nel regolamento di caccia al cinghiale che è stato approvato all'unanimità dai presenti, nella giornata di ieri 2 agosto, ad eccezione dei consiglieri provinciale Angelo LUPETTI e Lidia NOBILI, i quali hanno preferito, al momento dell'approvazione per alzata di mano, non esprimere il loro voto.
La Commissione provinciale Agricoltura, Caccia e Pesca, riunitasi più volte nel corso dell'anno, afferma Giuseppe MARTELLUCCI, ha visto un ostracismo e un atteggiamento di chiusura da parte dell'opposizione, la quale non ha mai fatto far pervenire alcuna proposta operativa da parte dei consiglieri di minoranza (NOBILI e LUPETTI). Tuttavia, la Commissione, nel corso dei propri lavori, ha voluto sempre esprimere dei pareri favorevoli alla salvaguardia dell'attività venatoria, fermo restando che la stessa rimane sempre un'attività sportiva che deve sottostare alle norme previste dalla legge regionale e nazionale in materia, garantendo imprescindibilmente la sicurezza del territorio e l'incolumità dei cacciatori. In conclusione, l'Assessore Oreste PASTORELLI si dice profondamente amareggiato da questi atteggiamenti che non rientrano nel normale circuito di democrazia e confronto dialettico leale ma che servono, invece, solo ad ascrivere ad altri responsabilità che, invece, non si hanno. In democrazia sarebbe opportuno che prevalgano atteggiamenti di dialogo e confronto politico serio, anche se aspro, ma condotto nelle sedi e nei modi opportuni, quali la Commissione provinciale divenendo il luogo funzionale per un incontro operativo positivo e propositivo utile per tutto il mondo venatorio e di quello agricolo visto l'importanza che i cinghiali rivestono nella governance del territorio e nell'economia delle aziende agricole a causa dei danni cagionati alle colture agricole e che vedrà l'avvio, dopo il 15 di agosto, degli abbattimenti selettivi >>.