Il Museo civico di Fara in Sabina ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale per la qualità dell’allestimento museale da parte del premio “PIRANESI 2010 - Prix de Rome Progettare l’archeologia”, promosso dall’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia ONLUS. Il Premio di Archeologia e Architettura “Giambattista PIRANESI” nasce nel 2003 con l’apporto della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano e della Penn State University di Roma. Successivamente della Facoltà di Architettura de “La Sapienza” di Roma “Ludovico QUARONI” e della Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”. Numerosi gli Enti e le Istituzioni che hanno nel tempo aderito all’iniziativa, premiata con medaglia del Presidente della Repubblica, quali l’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma, il Comune di Roma, il Comune di Tivoli, il FIABA. Oggetto della manifestazione è la museografia, intesa come disciplina capace di creare una cultura della conservazione dei beni culturali in grado di avvalersi di saperi diversi, quali l’architettura e l’archeologia, uniti da una metodologia che renda leggibili contesti archeologici anche complessi. Con questa finalità il Museo di Fara in Sabina ha voluto allestire una delle più importanti scoperte avvenute in Sabina negli ultimi anni: la Tomba 36, dove nel VI sec. a.C. venne sepolto con grandi onori un re, della necropoli dell’antica città sabina di Eretum situata al km 29 della Via Salaria, nell’area dell’attuale Area della Ricerca di Roma 1 - Montelibretti.
L’eccezionale collocazione della necropoli all’interno di un’area di ricerca del CNR ha portato, sin dall’inizio degli scavi risalenti agli anni ’70, ad una stretta collaborazione tra gli istituti scientifici di ricerca che operavano nell’area (lo scavo iniziò ad opera dell’Istituto per gli Studi Etruschi ed Italici, con la collaborazione dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali), ed il prezioso apporto della Soprintendenza archeologica per il Lazio e della Presidenza dell’Area di Ricerca. I reperti scavati confluirono nel nuovo Museo civico di Fara in Sabina, istituzionalizzato nei primi anni ’80. Da allora il Museo civico si è arricchito con i materiali provenienti dagli scavi di Cures, è stato dotato di un nuova sede, il rinascimentale Palazzo BRANCALEONI nel centro storico farese, oltre ad una sala per mostre nell’adiacente Palazzo del Monte Frumentario, dove nel novembre 2009 è stata inaugurata la mostra “Un re, un guerriero, un eroe” che ha per oggetto l’allestimento della tomba regale menzionata nell’ambito del Premio Piranesi, e proveniente dagli scavi degli anni 2001/2008. La mostra è stata curata da Maria Luisa AGNENI (direttore del museo) e Enrico BENELLI (ricercatore dell’Istituto CNR - ISCIMA), l’allestimento è della Ditta STEP di Roma con Stefano SCIALOTTI. La realizzazione è stata possibile con un finanziamento regionale concesso ai sensi della legge regionale n°42/97 per la valorizzazione del sistema museale VATE. Infatti, l’allestimento museale di Fara è stato selezionato insieme ad altri 11 progetti (a titolo esplicativo ma non esaustivo si ricorda l’Istallazione scenografica luminosa per i Mercati Traianei a Roma; il Percorso sotterraneo archeologico di Trento; la Ricomposizione palcoscenico teatro romano di Hierapolis; la valorizzazione del complesso archeologico anfiteatro di Lucera;) per partecipare alla Mostra della Call Internazionale intitolata “La nuova museografia. Architetture per la valorizzazione patrimonio archeologico”, allestita dal PIRANESI - Prix de Roma 2010 presso la Casa dell’Architettura - Acquario Romano di Roma, dall’1 al 6 settembre, e presso le Scuderie Estensi di Tivoli, dal 7 all’11 settembre. I progetti selezionati saranno illustrati attraverso tavole ed immagini che permetteranno anche un confronto tra diversi concetti di musealizzazione, che comunque si pongono ai massimi livelli della museologia internazionale.