Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Dott. Paolo BIGLIOCCHI (nella foto), Consigliere provinciale con Delega alle Politiche Sanitarie:
<< Siamo giunti a settembre inoltrato e dopo le bordate date dalla Presidente POLVERINI alla Sanità laziale non si hanno notizie di ulteriori interventi. Non mi riferisco alla nomina dei vertici aziendali, che dovranno subire l'abituale meccanismo di lottizzazione, ma ad ipotesi di programmazione assolutamente mancanti anche in quei decreti commissariali contestati da tutte le Provincie al di la del colore politico di appartenenza. Leggo di iniziative e proposte formulate da comitati spontanei e da sigle sindacali, vedi UGL, ed è sicuramente significativo che il territorio si interroghi sulle prospettive future. Progetti, idee che possono, anzi debbono, diventare argomento di discussione ma che rischiano di scontrarsi con il silenzio che circonda l'attività regionale. Non credo che qualcuno in Regione si renda pienamente conto dei danni che già stanno facendo i decreti emessi ed è inconcepibile che ancora oggi Il Commissario ad acta non senta la necessità di un confronto vero con i territori, che non senta la necessità di far capire quali linee di programmazione vorrà adottare e quali le risorse per investimenti necessari anche per riconversioni e ristrutturazioni. Il concetto base di cui tutti, almeno credo, siamo convinti è la necessità della contemporaneità degli investimenti con le possibili riconversioni.
Nessuno può pensare di “razionare” e rimandare ad altri esercizi finanziari la possibilità di crescita. In questo l'azione della regione è assolutamente mancante e preoccupa l'idea malsana delle macroaree perchè tutti hanno la sensazione che servano per garantire Roma penalizzando le altre Provincie. Credo venuto il momento di essere seri e quindi il mio vuol essere un invito alla Presidente POLVERINI per un confronto serio e fattivo con le realtà locali evitando di essere solo un freddo esecutore di ordini impartiti dall'alto. E' necessario tornare a parlare di sanità evitando di dover solo prendere atto delle decisioni romane >>.