Per risolvere i problemi di trasporto degli studenti della Valnerina con i mezzi pubblici, nati con i nuovi orari imposti dalla riforma GELMINI, si va ad una fase sperimentale, tutta da verificare, che prevede da un lato l'allungamento di una settimana e mezzo dei giorni di insegnamento effettivo previsto dalla Giunta regionale, e dall'altro piccoli aggiustamenti di orario degli autobus, sopratutto all'uscita delle scolaresche, ma senza spese aggiuntive per le aziende trasporto interessate. È quanto è emerso dai lavori della III Commissione di Palazzo CESARONI (nella foto) che, dopo la sottoscrizione di alcune famiglie fatta pervenire in Consiglio regionale per denunciare il disagio creatosi, ha convocato una seconda audizione sul problema, ascoltando questa volta l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Perugia, Stefano FELIGIONI, e i dirigenti scolastici della Regione, Eleonora BODO e Domenico PETRUZZO.
<< Si va delineando una soluzione, comunque da verificare a fine ottobre, ma che sulla carta mette in condizione ogni studente di frequentare tutte le lezioni e di utilizzare mezzi di trasporto già esistenti - ha dichiarato il Presidente della Commissione, Massimo BUCONI, evidenziando la disponibilità di tutti i soggetti a risolvere un problema che diversamente comporterebbe spese aggiuntive per nuove corse di autobus, difficilmente spiegabili ai nostri cittadini create, ma di fatto in evidente contraddizione con i tagli alla scuola introdotti dalla riforma GELMINI. Sulla strada che si intende perseguire i dirigenti scolastici ascoltati in III Commissione hanno spiegato che in effetti si era partiti dalla necessità di modificare gli orari degli autobus con costi che, a giudizio dell'Assessore FELIGIONI, potevano incidere per ben 50mila euro, ma si è finiti per scegliere la via più flessibile e meno onerosa di allungare di non più di dieci giorni la durata della scuola >>.