Anna Maria MASSIMI (nella foto), neo Segretario cittadino del Partito Democratico, interviene sulla notizia inerente la prossima istituzione del Liceo Musicale. << Apprendere che anche a Rieti sarà istituito un Liceo Musicale non può che far piacere; è quindi giusto ringraziare quanti hanno sostenuto la proposta e si sono interessati affinchè venisse accolta. E’ ingeneroso, tuttavia, dichiarare che finalmente c’è attenzione nei confronti della scuola reatina come se l’attuale rete scolastica non fosse il risultato di impegno e sostegno profusi da chi in Regione è stato fino a pochi mesi fa e ha cercato di bloccare le conseguenze di una riforma che, se applicata alla lettera, avrebbe cancellato la scuola in quasi tutta la Provincia. C’è inoltre da precisare - prosegue il Segretario del PD reatino - che l’inserimento e istituzione del Liceo Musicale è stato facilitato proprio dall’accorpamento che ancora oggi, a distanza di un anno, viene rimproverato alla Provincia e alla Regione governata dal centro sinistra; un accorpamento che ha consentito alla Provincia di Rieti di allinearsi alle altre province per la necessità di rispondere a quanto richiesto dalla norma nazionale (riforma GELMINI). Una decisione impopolare che è stata affrontata con coraggio e lungimiranza; sono stati eliminati istituti sottodimensionati e sono state predisposte le condizioni per il nuovo liceo.
Non è corretto, infine, collegare l’accorpamento delle autonomie scolastiche alle attuali proteste degli studenti: le proteste, infatti, sono contro una riforma universitaria che renderà difficile mantenere in vita il nostro Consorzio universitario; sono contro un Governo che in nome della necessità di fare economie ha avviato un processo di privatizzazione della scuola, della sanità, dei servizi socio sanitari (vedi consultori familiari). La protesta degli studenti reatini - ha concluso la MASSIMI - vuole anche richiamare l’attenzione delle istituzioni sullo stato e sulla disponibilità degli edifici scolastici, un problema annoso che deve essere affrontato con il concorso di tutti: Provincia, dirigenti scolastici, docenti e studenti. A questi ultimi poco importa delle soppressioni e/o accorpamenti delle autonomie; importa invece, e giustamente, la qualità dei dirigenti, dei docenti e delle strutture >>.