A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:
<< E’ di ieri la notizia quasi ufficiale che quest’estate i cieli della Valle Santa rivedranno i grandi uccelli venuti da ogni parte della terra per celebrare il rito della grande sfida mondiale. Una specie di raduno che somiglia a quello dei gitani a S.Maria del Mare alle foci del Rodano. Sarà per loro una grande festa che si ripete a ritmi olimpici e che nobilita uno sport che qui da noi registra condizioni atmosferiche e geografiche quasi uniche nel mondo intero.
Rieti ha già conosciuto l’evento nel 1985. Quel mondiale catapultò la Sabina al centro del mondo del volo silenzioso. Era la prima volta che qui da noi si celebrava un evento di quella portata mediatica e la città, pur nella sua inesperienza di eventi di questo genere, fece del suo meglio per essere all’altezza della situazione. Furono prese anche delle iniziative collaterali che conferirono spessore culturale, come ad esempio il convegno giuridico intitolato “ Il volo a vela nel diritto della navigazione”, che vide impegnati nella organizzazione l’Ordine degli Avvocati e l’Ordine dei Magistrati che riuscirono a proiettare Rieti all’attenzione di tutte le università dove si studia il diritto e che registrò a Cittaducale, presso la Scuola delle Guardie Forestali, la presenza dei maggiori specialisti della materia.
Il miracolo fu possibile perché la città riuscì a coagularsi, a far emergere le energie migliori e a farle soprattutto collaborare, ciascuno per le proprie competenze.
Quel mondiale suscitò in molti entusiasmo e la speranza che finalmente a Rieti si manifestavano i sintomi di un cambiamento di mentalità collettiva che coinvolgeva ogni strato della società civile.
Ma quel vento presto ha finito di “tirare”, come si dice nel nostro dialetto e tutto è tornato nel dimenticatoio dell’apatia. Tanto che tre anni fa, quando la Federazione mondiale aveva scelto Rieti come sede dell’ultimo mondiale, abbiamo costretto la stessa Federazione a revocare la scelta perché non eravamo stati in grado di apprestare le strutture necessarie.
Così il mondiale emigrò in Polonia e noi facemmo una brutta figura mondiale che più brutta non si può!
Questa volta sembra che tutto sia stato apprestato e che si partirà. Ne siamo lieti, ma non basta.
L’anno scorso si celebrò il mondiale del volo a vela dei giovani, una specie di prova generale di cui Mondo Sabino pubblicò un ampio resoconto a cura di Luigi Bernardinetti, che dal punto di vista tecnico risultò ineccepibile, ma del quale nessuno si accorse in città. Ancora una volta, l’apatia aveva preso il sopravvento e lo sforzo servì solo alla carriera di qualcuno, ma nessun beneficio ne venne alla Sabina. Quando parlo di benefici intendo di crescita culturale e sociale della comunità civile.
A questo punto quindi il Comitato organizzatore dovrebbe mettere in campo tutte le sue risorse per coinvolgere ogni livello della popolazione creando le condizioni perché ognuno si senta parte integrante dell’evento, magari piccola come una microcellula del corpo umano. Sono molti i settori e gli interessi che ruotano intorno al volo a vela. Si tratta solo di individuarli e scovare le persone adatte per smuovere l’ambiente.
Non è una cosa difficile, bisogna solo avere idee e buona volontà. Sarà la volta buona per ripetere l’exploit del 1985, o sarà un altro flop come quello dei mondiali juniores del 2007?
Staremo a vedere >>.
<< Un’altra buona notizia viene dal mondo giovanile, quello di cui i politici si riempiono la bocca ma che poi viene lasciato a se stesso. Sono tre anni che un gruppetto di giovani amanti del cinema organizza una rassegna di film che la programmazione della multisala reatina non ci farà mai vedere.
Nelle sale italiane del circuito nazionale i film che si possono vedere sono solo quelli che hanno le caratteristiche di film che trattano argomenti cari agli stimoli della peggiore televisione, italiana o straniera che sia. I filmacci americani, quelli pieni di violenza gratuita, di erotismo, di effetti speciali e chi più ne ha più ne metta, la fanno da padrone. Così per qualche facile quattrino il livello culturale del cinema è scaduto a livelli mai visti nel passato.
Intanto in tutto il mondo la cultura non ha abbassato la saracinesca e ogni anno si celebrano importanti festival nei quali sono presentati ottimi film che trattano i temi più scottanti della società moderna, come facevano i nostri migliori film del realismo del dopoguerra, e che consentono di scoprire quel che accade nel mondo dell’oggi che muta a ritmi da fibrillazione.
In Cina, in India, nell’Est europeo, in America Latina ed ora anche in Africa ogni anno si scoprono film bellissimi che potrebbero contribuire notevolmente alla crescita della cultura di tutti, che vengono anche premiati ai festival, ma che sono visti solo dagli addetti ai lavori perché non vengono messi in programmazione nelle sale e quindi negati al grande pubblico.
Questi giovani reatini, andando contro corrente, hanno deciso di farcene vedere otto programmandoli in un circolo privato che usufruisce della sala convegni dell’Hotel Serena.
Io penso che la miglior cosa da fare sia quella di andarli a vedere. Vengono proiettati tutti i venerdì alle ore 21,30. Trattandosi di un club privato occorre domandare la tessera di adesione alla associazione culturale che lo gestisce.
Come vedete, è molto semplice, basta un po’ di buona volontà! Poi non si venga a dire che a Rieti non succede niente!?!? >>.