L’Arcivescovo della Diocesi di Spoleto-Norcia, Mons. Renato BOCCARDO, si è recato domenica scorsa, per la prima volta, nel comprensorio del Pian di Chiavano. L’occasione era quella della ricorrenza dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate e l’intento quello di ricreare e conciliare il livello spirituale con quello sociale, richiamando il senso di unione della popolazione dei piccoli centri e il forte legame tra territorio e tradizione. L’eccezionale avvenimento, molto sentito dagli abitanti, è stato organizzato grazie al prezioso impegno di Don Artemio, Parroco da poco assegnato al territorio interessato, ma già pienamente attivo grazie alle profonde capacità, sia spirituali che umane. L’evento ha avuto inizio in mattinata, intorno alle ore 10.00, presso la chiesa di Santo Stefano a Buda, che ha visto radunarsi più di trecento partecipanti, fra cui le rappresentanze delle frazioni di Chiavano, Opagna, Civita, Castel San Giovanni e Valdonica. Presenti anche il Sindaco di Cascia, Gino EMILI, il Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri di Cascia, Piero PACETTI, il Comandante della Guardia Forestale, Claudio NICOLUSSI, insieme all’On. Giampiero BOCCI. È poi seguita la processione, con la statua di Sant’Antonio, verso la chiesa di San Martino a Trognano, dove l’Arcivescovo ha tenuto la celebrazione religiosa (nella foto), al fianco di Don Artemio e del frate agostiniano, Fra Paolo.
Durante l’omelia, Mons. BOCCARDO ha espresso sinceri ringraziamenti agli organizzatori e ha manifestato tutto il suo orgoglio per la moltitudine e il calore dei partecipanti, ricordando la bellezza incontaminata della vallata e la profonda dignità umana che vi traspare. Ringraziamenti ed elogi sono arrivati anche dal Sindaco EMILI, che sì è detto onorato dell’attenzione mostrata dall’Arcivescovo per tutto il territorio comunale e dall’On. BOCCI, che ha voluto anche sottolineare il valore dell’impegno di Don Artemio. Mons. BOCCARDO ha avuto poi l’occasione di poter visitare i ruderi del tempio romano di Villa San Silvestro, scavi di immenso valore archeologico, per poi concludere la sua visita con un incontro conviviale, presso la sede del Centro sociale di Chiavano.