A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:
<< Quest’oggi voglio sottoporre alla vostra riflessione alcune considerazioni sul Governo PRODI. Quello che da due anni si è insediato a Palazzo CHIGI in sostituzione dell’ultimo Governo presieduto da BERLUSCONI. La coalizione guidata da PRODI, data per vincente dai sondaggi quasi fino al termine della campagna elettorale, è riuscita a prevalere di stretta misura sulla coalizione di centro destra guidata da BERLUSCONI. Alle elezioni del Senato addirittura la coalizione vincente in termini di voti è stata quella di BERLUSCONI che però ha conseguito meno seggi in virtù di una legge elettorale voluta dalla destra per fregare gli avversari all’ultimo momento, per la quale sono invece rimasti fregati, anche se per un soffio.
Con una maggioranza così risicata PRODI non si è impressionato ed ha costituito un Governo di centro sinistra pletorico, perché doveva accontentare tutti, rimangiandosi la promessa fatta durante la campagna elettorale che il suo Governo, se vincente, sarebbe stato snello e di pochi ministri e sottosegretari.
Gli oltre cento ministri, viceministri e sottosegretari, che rappresentano un decimo dei componenti di Camera e Senato, una volta nominati, anziché operare nello interesse della intera popolazione, si sono sentiti in dovere di rappresentare solo i propri elettori e ciascuno pretende che il Governo adotti provvedimenti che vadano solo nel loro senso. Gli altri che compongono sempre la maggioranza no, quelli non contano.
Questo atteggiamento autolesionistico ha creato una situazione di grave debolezza dell’azione governativa del Governo PRODI, che ben presto è sceso nella considerazione della opinione pubblica come hanno dimostrato le ultime elezioni parziali e come registrano i sondaggi.
In questi giorni la commedia continua, anzi si va facendo più comica con grande delizia di BERLUSCONI e FINI che aspettano in agguato il nemico che si imbuchi in un vicolo cieco.
La sinistra estrema rappresentata nel Governo tira la corda più di tutti manovrando i sindacati i cui dirigenti per mantenersi a galla, pur consapevoli che PRODI sta facendo il possibile e bene, pressati da quelli che vogliono prenderne il posto al loro interno, ogni tanto indicono scioperi che sostanzialmente sono contro il Governo e che loro dicono invece di sostegno del Governo perché faccia di più a favore dei dipendenti e dei pensionati (gli operai intanto sono divenuti poca cosa).
BERLUSCONI e FINI se la ridono alla grossa perché tutto questo non solo non viene capito dalla opinione pubblica, ma genera ancor più confusione all’interno del Governo sui ministri, viceministri e sottosegretari che rappresentano gli elettori del centro. I quali per non farsi scavalcare dai colleghi della sinistra estrema escogitano ricatti vari che paralizzano ancor di più l’azione di PRODI.
Tutto questo casino viene fatto al solo scopo di mantenersi a galla guardando solo al possibile proprio elettorato infischiandosene altamente della collettività in generale, come non dovrebbe fare un governo che sia degno di questo nome.
In altre parole tutti questi signori non vogliono capire che chi governa, specie quando lo fa pur prendendo il 3-5% dei voti non può pretendere l'accoglimento del suo punto di vista, ma deve necessariamente mediare tra le varie posizioni. E’ questo l’unico modo per tutelare gli interessi dei propri elettori. Non ce n’ è altro. Anche perché il Governo al Senato ha una maggioranza di due seggi, che più precaria non si può.
Questa commedia andrà avanti fino a quando la classica corda non si spezzerà e tutti andranno a casa con grave nocumento per gli interessi di tutta la collettività, forse avendo salvato solo i propri voti per farsi rieleggere alle prossime, e con la certezza che a Palazzo CHIGI si insedierà di nuovo BERLUSCONI, o magari FINI e CASINI che intanto se la ridono ed attendono fiduciosi.
La corda intanto si va assottigliano di giorno in giorno, specie ora che siamo in tempi di finanziaria. La finanziaria è quella legge che si vota a fine anno per verificare che il bilancio dello stato non vada fuori controllo. In questi ultimi anni è invalso l’uso di infilare in questa legge anche ciò che in essa c’entra come i cavoli a merenda. A volte per evitare il contraccolpi di una votazione non sicura si accettano ricatti ad personam o provvedimenti che mantengono sprechi e parassitismi.
La legge finanziaria è diventata lo strumento più immorale della politica nazionale e non si vede all’orizzonte come tutto questo potrebbe cessare.
BERLUSCONI quando andò al governo promise che avrebbe riformato lo stato in senso liberale. Ha avuto cinque anni a disposizione con una maggioranza bulgara, ma non ha fatto alcuna riforma seria, ha solo prodotto leggi ad personam e a beneficio delle categorie più forti che sono state gratificate di una evasione fiscale da capogiro.
PRODI ha promesso anche lui una riforma dello stato in senso liberale, ma non riesce a produrre risultati perché i suoi amici-nemici gli e lo impediscono.
Se continua così c’è da giurare che presto torneranno BERLUSCONI & C.
In altre parole: PASSEREMO DALLA PADELLA ALLA BRACE! >>.