Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Andrea PITONI (nella foto), Segretario provinciale del PRC-FdS:
<< "... ai nostri posti ci troverai morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre resistenza." Grazie alla creazione dell'Istituto per lo Studio della Resistenza e della Storia Contemporanea, fortemente caldeggiato dalla Federazione della Sinistra, anche la Provincia di Rieti innalza il proprio monumento al ricordo della Resistenza e alla necessità di conservazione della memoria, che ha consentito all’Italia di diventare un´importante democrazia fondata sul lavoro e la solidarietà. Contro la spinta incessante, di chi tende a revisionare il percorso degli eventi caratterizzanti il passato e a ridisegnare il modello sociale attuale, in modo notevolmente peggiorativo, ci si dota di uno strumento importante che rende meritato omaggio ai giovani partigiani di Poggio Bustone, che con il proprio tributo di sangue in scontri dal tenore epico, hanno dato vita a una porzione di territorio compresa tra la "prima zona liberata d’Italia", a quelli di Poggio Mirteto, caduti sul Monte Tancia, che stanchi e affamati dovettero cedere alle truppe naziste e repubblichine, alle quali nonostante tutto inflissero forti perdite, al giovane Edmondo RIVA, sacrificatosi a Canneto Sabino, e a quelli di Amatrice, di Leonessa, delle Fosse Reatine che vissero tragici frangenti nei quali a dispetto del senso di umanità, in drammatici scorci di vita, bambini erano massacrati alla stessa stregua degli adulti. Proponiamo che l´inaugurazione di questa Fondazione abbia luogo nell´emblematica data del 25 Aprile e invitiamo tutte/i le/i disoccupate/i, le/i precarie/i a resistere alla barbarie attuale che MARCHIONNE, Confindustria e Governo BERLUSCONI hanno creato >>.