Tutto pronto, presso il Museo della Canapa, per l’inaugurazione del corso di tessitura riservato ai soli uomini. L’appuntamento è per giovedì 24 marzo, alle ore 20.30, alla presenza dell’Assessore provinciale al Turismo, Roberto BERTINI; del Presidente del CEDRAV, Pietro BELLINI; del Direttore del CEDRAV, Fulvio PORENA; del Sindaco del Comune di Sant’Anatolia di Narco, Tullio FIBRAROLI. Il corso di tessitura, completamente gratuito, sarà tenuto da Glenda GIANPAOLI, Direttrice del Museo della Canapa, una delle dodici “antenne” dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, ideate dal CEDRAV per valorizzare la cultura, le tecniche e i saperi di questo territorio. Le lezioni del corso avranno una durata complessiva di venti ore (due ore per ciascun incontro) e gli allievi avranno la possibilità di imparare a tessere con un telaio da tavolo in legno a quattro licci, a conoscerne la struttura e le parti costitutive, a calcolare l’ordito e l’orditura. L’attività del corso di tessitura per soli uomini è integrata all’interno del progetto C.A.I.R.O.C.S. Laboratorio di apprendimento intergenerazionale “Lavorazione e tessitura della canapa”, finanziato dalla Commissione dell’Unione Europea nell’ambito del programma per l’apprendimento permanente mentre le aperture straordinarie del museo sono realizzate grazie al contributo della Regione Umbria (L.R. 24/2003). Il museo, inaugurato nel 2008, è ospitato presso l’ex Municipio e conserva la documentazione relativa all’intero ciclo di lavorazione e trasformazione della canapa, dalle fasi di coltivazione, macerazione ed essiccazione, fino a quelle della gramolatura e cardatura, nonché collezioni tessili dal XVIII al XX secolo.
Alla struttura mussale sono collegate molteplici attività laboratoriali finalizzate ad insegnare l’antica tradizione della tessitura per consentire di “entrare” in quelle che erano le consuetudini, i mestieri, le arti di una tradizione popolare che deve essere assolutamente conservata e tramandata. Infatti, lo scopo dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra è quello di creare le condizioni per l’esercizio di attività e di antichi mestieri con strutture, attrezzature e modalità tradizionali, al fine non solo di conservare un ricco patrimonio di materiali e manufatti nei contesti culturali e ambientali in cui sono stati prodotti ed utilizzati ma soprattutto di recuperare saperi e tecniche operative ancora presenti nelle comunità locali, quale prezioso patrimonio di competenze da salvaguardare, e che incontrano ora un crescente interesse di visitatori, sempre più attenti alle culture dei luoghi.