Si tratta di una vera e propria fumata bianca per Coldiretti Rieti. Durante l’incontro convocato sotto l’egida dell’Assessorato provinciale alle Politiche Agricole è stato raggiunto un accordo, pur se non totale, con la parte industriale, sul prezzo del latte bovino. La C.LA.R. - Centrale del Latte di Rieti e la Grifo Latte di Perugia (due tra i maggiori acquirenti e rivenditori del prodotto) hanno accettato di rispettare il prezzo stabilito dalla Regione Lazio, anche perché di fatto già si sarebbero adeguati. Invece, qualche riserva per il terzo attore nella contrattazione, l’industriale SABELLI, che si è preso qualche giorno “per riflettere”. << Una riflessione che per Coldiretti dovrà portare necessariamente ad un adeguamento - ha dichiarato Enzo NESTA, Presidente provinciale di Coldiretti. Non è pensabile che in un territorio piccolo come Rieti esistano diversificazioni, in realtà la Sabina si è accordata intorno ai 42 centesimi di prezzo base, senza considerare i premi qualità, a risentirne sono quelle zone dell’alto reatino, il leonessano e l’amatriciano, che invece avrebbero bisogno di un maggiore sostegno. Se gli allevatori dovessero riconvertirsi, o chiudere, qui il danno, anche di tipo ambientale, legato cioè alla conservazione del territorio, sarebbe notevole. Rispetto del prezzo, ma anche qualità del prodotto, promozione, sono questi i punti forti su cui si dovrà puntare >>.
<< La nostra disponibilità è assoluta anche in situazioni come questa dove c’è l’esigenza di individuare e risolvere le problematiche - ha dichiarato Oreste PASTORELLI, Assessore provinciale all’Agricoltura - in vista di uno sviluppo importante. Crediamo nel sostegno all’agricoltura che vogliamo rilanciare e sulla quale punteremo negli anni a venire. Proprio per sostenere il comparto ho inviato, a tutti i sindaci, lettere in cui sollecito l’acquisto dei prodotti a km 0 per le mense scolastiche. L’aiuto all’economia agricola locale si deve sposare col rispetto della salute del cittadino, cui deve essere garantito un prodotto di qualità >>. Qualità che però avrebbe ispirato anche gli industriali presenti all’incontro. In particolare, la C.LA.R. e Grifo Latte sarebbero riusciti ad attivare un meccanismo virtuoso, puntando sui cosiddetti premi qualità avrebbero raggiunto un ottimo standard di prodotto stimolando le aziende a rinnovarsi, e di conseguenza giustamente retribuito l’allevatore, talvolta addirittura superando gli accordi regionali. << Chiudendo il bilancio 2010 ci siamo accorti di essere andati al di sopra dei prezzi stabiliti, il nostro obiettivo è di raggiungere nel 2011 il contratto Lazio, e ci auguriamo ugualmente di superarlo - ha dichiarato Carlo CATANOSSI - Presidente del gruppo Grifo Latte >>. La Centrale del Latte di Rieti, rappresentata dal veterinario Nazareno PIZZOLI, avrebbe in programma un ulteriore incentivo (al già esistente) per tutte quelle aziende che si impegneranno a migliorare ulteriormente il prodotto. Perplessità invece per SABELLI. << Molti nostri competitor grandi non hanno aderito al contratto, se andassi ad adeguare al prezzo latte stabilito nel Lazio sarei spiazzato >>.