Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Moreno IMPERATORI (nella foto), Consigliere comunale del PdL e Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti:
<< Volevo evitare di entrare pubblicamente sull’argomento dei costi della politica e delle commissioni consiliari al Comune di Rieti, sollevato più volte da qualche cronista e recentemente da un Consigliere comunale. Purtroppo, la demagogia imperante e la viltà di qualche amministratore ha permesso in data odierna, l’approvazione, in mia assenza, di un ordine del giorno che a mio parere è illegittimo, sbagliato nella forma e nella sostanza. L’argomento per i meno attenti, in un periodo storico in cui alcuni politici danno un cattivo esempio, si presta a facile qualunquismo e a una demagogia da quattro soldi. Tuttavia un’amministratore che sa di svolgere pienamente il ruolo assegnato dagli elettori, non deve avere timore di andare eventualmente contro corrente, se crede di essere nel giusto. Invito per questo i cittadini a verificare l’attività degli amministratori comunali. Ribadisco che la politica deve guidare i processi amministrativi e non subirli. La verità, sui costi delle commissioni, è esattamente il contrario di quanto asserito dal consigliere comunale, primo firmatario dell’ordine del giorno, in quanto i costi delle commissioni svolte dopo le ore 18 aumenterebbero! Il Consigliere comunale, dimentica che l’attività espletata può essere resa pubblica, non c’è privacy che tenga, ed allora come non affermare, dati, verbali e registrazioni audio alla mano, che siamo alla presenza di un’iniziativa da parte di un consigliere comunale che esercita il ruolo sui generis, non frequenta le commissioni, se non sporadicamente, con una presenza media di 5/10 minuti, ed è talmente sconosciuto ai più, che a volte gli impiegati e gli altri amministratori lo confondono con il fratello, collaboratore esterno in forza al Vice Sindaco SANESI.
Tutto legittimo naturalmente, saranno poi gli elettori contribuenti che giudicheranno, l’attività amministrativa del Consigliere in questione. Nel merito: si tratta di una modifica allo Statuto ed al regolamento del consiglio comunale che eventualmente deve essere trattata con una diversa procedura amministrativa stabilita per legge; il potere di convocare le commissioni, in base alle norme, spetta ai presidenti delle stesse che nella loro piena autonomia, devono comparare varie esigenze amministrative (esigenze della giunta, degli uffici, del presidente del consiglio, vari argomenti, audizioni, presenza di funzionari e di tecnici, ecc) stabilendo argomento giorno e ora; si lede l’autonomia del Consiglio comunale e dei consiglieri comunali (L 267\2000) e dei presidenti delle commissioni, che pur non avendo a disposizione un ufficio ( contrariamente ad altri enti capoluogo di provincia) pur non percependo alcuna indennità nè rimborso, lavorano per la collettività fuori e dentro il palazzo, devono continuamente recarsi nei vari uffici per acquisire materiale, per varie consulenze, per apprendere normative ecc, e dopo le ore 18.00 non sarebbe possibile. Qualcuno a volte dimentica che la gestione di un comune capoluogo di provincia è ben diversa rispetto ad esempio, ai piccoli comuni di cui la nostra Provincia è ricca; non corrisponde al vero che facendo le commissioni consiliari dopo le ore 18 ci sarebbe un risparmio. Infatti, dovrebbero necessariamente restare aperti alcuni uffici e pagare gli straordinari a molte persone, tra l’altro non sarebbe possibile sia per mancanza di fondi, sia per non sforare le spese previste per il personale, già ingenti; i lavoratori dipendenti (forse gli unici che in Italia pagano le tasse) eletti, durante l’orario di lavoro possono assentarsi dallo stesso per il tempo necessario all’espletamento del mandato amministrativo, e così fanno. Si vuole forse ritornare alla politica fatta solo dai ricchi? Cosa pensano di questa considerazione i gruppi della sinistra che oggi hanno votato l’ordine del giorno? Si tratta solo di una manovra politica per ergersi a paladini dell’anti politica?; il Comune di Rieti rimborsa ben poco rispetto ad altri enti capoluogo di provincia, sia per i gettoni di presenza sia per i rimborsi ai datori di lavoro, infatti i dipendenti di aziende private sono pochissimi e gli altri, dipendenti pubblici, sono pagati direttamente dai rispettivi enti. Tutti i comuni capoluogo di provincia interpellati, (nelle regioni Lazio e Umbria) svolgono molte più commissioni del Comune di Rieti e tutte, tranne un comune che fa una commissione sempre in orario di ufficio, alle ore 15.30, (come il comune di Rieti), sono svolte nell’orario mattutino, e con maggiori costi ripetto al Comune di Rieti. Tutte le attività lavorative pubbliche e molte di quelle private si svolgono in tutta Italia nell’orario mattutino, e se il costo della democrazia prevede il rimborso, per le cariche elettive, ben venga se tali attività amministrative producono “utili”. Ed è certamente il caso, documenti alla mano, di molti consiglieri del Comune di Rieti. Infine, intendo sottolineare il grande lavoro svolto dalle commissioni consiliari e dai Consiglieri comunali. Per inciso il Sindaco di Rieti, gli Assessori e i Consiglieri comunali sono, tra i comuni capoluogo di provincia, per i rispettivi ruoli, tra i meno pagati in Italia. Naturalmente dall’elogio escludo gli amministratori, che pur essendo stati eletti a rappresentare i cittadini, hanno inteso dedicare il proprio tempo ad altro. La politica non è un gioco, ma se interpretata con onestà capacità e voglia di lavorare è una delle attività umane più nobili, La politica può determinare il destino dei cittadini e con questo non si gioca! Invitando i cittadini e gli organi di stampa a verificare l’attività svolta dai singoli amministratori e a denunciare eventuali abusi degli strumenti democratici messi a disposizione degli stessi, auspico, nella considerazione che chi intende la politica come un gioco sia deleterio per tutta la società, di ritrovare un barlume di coscienza e la lucidità necessaria per non ricandidarsi alle prossime elezioni cittadine >>.